La Maggior Tutela Finirà davvero a Gennaio 2024? Emergono Nuovi Dubbi
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Pubblicato da Francesco Ursino e revisionato da Marina Lanzone il 18 luglio 2023 || ⏳ tempo di lettura 7 min.
Sembrava ormai cosa fatta, eppure la fine del mercato tutelato potrebbe essere prorogata ancora una volta. L’ostacolo più grande ora riguarda la tutela del personale del settore elettrico. Si tratta di un punto delicato e di difficile risoluzione in tempi rapidi: vediamo perché.
La chiusura del mercato tutelato per i clienti domestici di luce e gas dovrebbe avvenire a gennaio 2024. È necessario usare nuovamente il condizionale perché sono emersi dubbi su un aspetto non molto noto agli utenti, ma decisamente importante: la gestione del personale dei fornitori luce in maggior tutela.
Vediamo rapidamente di cosa si tratta e poi approfondiamo tutti i temi di maggior interesse.
Di cosa si tratta | Chi riguarda | Il problema | |||
---|---|---|---|---|---|
Secondo alcuni esperti, la fine del mercato tutelato luce del gennaio 2024 per utenti domestici potrebbe essere prorogata. | I clienti domestici del mercato luce che non sono ancora passati al mercato libero e i lavoratori della maggior tutela. | La salvaguardia dei posti di lavoro degli operatori dei call center della maggior tutela, oltre che il ricollocamento degli altri lavoratori e la gestione delle aste STG. | |||
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I temi di cui parliamo in questo articolo continueranno a infiammare il dibattito del mercato energetico anche nelle prossime settimane. Se non vuoi perderti nemmeno un dettaglio, iscriviti al nostro canale Telegram: così potrai essere sempre aggiornato sulle tappe che porteranno alla chiusura del mercato tutelato per clienti domestici.
Arriverà l’ennesima proroga per la fine del Tutelato?
- Mercato libero, tutelato, STG: differenze
- Maggior tutela: si tratta dell'ambito tariffario regolato da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Se non hai mai cambiato fornitore da ancor prima della nascita del mercato libero, rientri in questo scenario;
- Mercato libero: mercato dove puoi scegliere il fornitore di energia elettrica e metano sulla base delle offerte delle varie compagnie;
- Servizio a Tutele Graduali: servizio destinato ad accogliere i clienti che, alla scadenza del tutelato, non hanno scelto un fornitore del mercato libero.
Una possibile, ulteriore proroga del mercato tutelato appare improvvisamente un'eventualità più probabile di quanto potesse sembrare anche solo qualche giorno fa. Nel corso dei mesi, infatti, ci si è concentrati soprattutto sull'impatto che il definitivo passaggio al mercato libero avrebbe avuto sui clienti finali. Meno attenzione è stata data al futuro dei lavoratori che operano nel regime di maggior tutela. Le figure coinvolte però sono numerose, a cominciare dagli operatori dei contact center.
Donato Leo, Responsabile Area Gas & Power Acquisti e Regolazione di Unione Industriali Torino, sottolinea infatti che ARERA avrebbe fatto presente a Governo e Parlamento del possibile problema legato al personale. In un post apparso su LinkedIn, il dirigente ha spiegato:
“ARERA segnala che esiste un problema nei tempi richiesti per le procedure necessarie a tutelare posti di lavoro. In particolare quelli dei contact center che lavorano per gli attuali esercenti del servizio di tutela i quali, ai sensi della 'clausola sociale' prevista in un recente provvedimento, devono essere salvaguardati a valle delle procedure concorsuali con le quali verrà assegnato il servizio di tutele graduali, che succederà per un certo tempo a quello di maggior tutela.”
Occorre fare un passo indietro per capire bene quale sia il problema. Il Servizio a Tutele Graduali (abbreviato anche in STG) identifica fornitori su base concorsuale. Una volta selezionati, ai fornitori viene assegnato un territorio di riferimento, del quale gestiranno i clienti che entreranno nell’STG. Per poter partecipare a tali procedure concorsuali, però, le compagnie devono dare tutta una serie di garanzie, compresa quella legata alla tutela del personale. Si tratta di informazioni che, come dice Leo, dovrebbero essere acquisite presso tutti gli esercenti della maggior tutela, che a oggi sono più di un centinaio. La conclusione a cui arriva Leo è piuttosto netta:
“Pertanto, conclude ARERA, la previsione della clausola sociale in tali procedure concorsuali, da un lato, non risulta compatibile con il rispetto del termine di gennaio 2024 per la conclusione di tali procedure, in conclusione delle tempistiche associate alle attività necessarie per darvi puntuale e corretta attuazione e, dall'altro, crea potenziali complessità applicative e procedurali che potrebbero ridurre la partecipazione alle predette gare a detrimento degli esiti concorrenziali delle stesse.”
Semplicemente, quindi, da qui a gennaio 2024 non ci sarebbe abbastanza tempo per espletare tutti gli obblighi in termini di salvaguardia dei lavoratori. Questo potrebbe impedire ai fornitori di partecipare alle procedure concorsuali, limitando il necessario livello di concorrenza. Chi “tifa” ancora per la maggior tutela nel mercato luce, secondo Leo, avrebbe perciò buone possibilità di assistere all’ennesima proroga.
Perché per il mercato gas non ci sono questi problemi? I problemi evidenziati fino a ora riguardano il mercato tutelato del settore luce. Per il gas, ARERA ha già stabilito che alla fine del regime di maggior tutela verranno applicate le stesse condizioni economiche delle offerte PLACET. La situazione del tutelato gas appare relativamente più semplice a causa della struttura del mercato. Nel caso della luce, gli utenti non possono scegliere il loro fornitore in maggior tutela, perché questo servizio viene svolto da un unico operatore su base territoriale. Per il gas, invece, ogni fornitore può già potenzialmente offrire questo servizio ai suoi clienti.
Le altre problematiche legate alla fine del Mercato Tutelato
A impedire una transizione fluida dal regime tutelato al mercato libero non sono solo le questioni riguardanti la gestione del personale dei contact center. Gli interrogativi riguardano anche altri aspetti piuttosto importanti:
- oltre ai professionisti dei call center, anche il destino degli altri lavoratori del mercato tutelato è un'incognita. Quelli in qualche modo sono legati ai grandi gruppi energetici – come Enel – potrebbero essere riassorbiti con maggiore facilità, per gli altri i dubbi rimangono;
- guardando invece alle aste relative al Servizio a Tutele Graduali, non è ancora chiaro quali aziende potranno partecipare, quali quantità di clienti riguarderanno le offerte, e come verranno strutturate le offerte stesse.
Insomma, la situazione appare piuttosto intricata e di difficile risoluzione: i prossimi mesi saranno cruciali per capire quale destino avrà il mercato tutelato della luce.
Breve cronologia dei rinvii del Mercato Libero
Quella della fine del mercato tutelato è una vera e propria odissea fatta di fughe in avanti, rinvii, nuove accelerazioni, indecisioni e infine ritardi. A luglio 2023, senza l’ufficialità di una qualsivoglia proroga, la situazione è questa:
TIPO UTENZA | REQUISITI* | DATA FINE TUTELATO | |||
---|---|---|---|---|---|
AZIENDA (PMI) 💡 | Tra 10 e 50 dipendenti e fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di €, oppure potenza impegnata del punto prelievo maggiore di 15 kW. | gennaio 2021 | |||
CLIENTI DOMESTICI 💡 Energia Elettrica |
Consumatori singoli, famiglie e associazioni. | 10 gennaio 2024 | |||
CLIENTI DOMESTICI 🔥 Gas |
Consumatori singoli, famiglie e i condomini uso domestico. | 10 gennaio 2024 | |||
MICROIMPRESE 💡 | Le microimprese che non rientrano nei requisiti di cui sopra, con meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni di €. | 1 aprile 2023 | |||
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Come si può vedere, i problemi riguardano soprattutto il settore dei clienti domestici, visto che le aziende e le microimprese sono già passate al mercato libero. È utile allora andare a percorrere le varie tappe che hanno visto prorogato il termine della fine del tutelato:
- 2018 – viene fissato il primo termine della fine della maggior tutela;
- 2019 – con un emendamento si rinviava al luglio 2020 la fine della maggior tutela, inizialmente prevista per il 2019;
- 2021 – dopo altri due rinvii, l’emendamento al milleproroghe 2021 fa slittare la data al 2024.
- 2024 – la data attuale della fine del mercato tutelato per i clienti domestici.
Una fine che, per completezza di informazione, non riguarderà comunque tutta la platea di clienti oggi ancora nel tutelato. Come spiegavamo in “La Fine del Tutelato Luce è vicina, ma non per tutti: perché?”, infatti, i cosiddetti “clienti vulnerabili” continueranno a rimanere nel tutelato anche dopo l’avvio del Servizio a Tutele Graduali. Una dinamica da tenere in grande considerazione, visto che:
- gli utenti che sono ancora nel regime tutelato sono poco meno di 10 milioni;
- di questi, 4,5 milioni sono da considerarsi vulnerabili.
Quasi la metà degli utenti luce attualmente nella maggior tutela, pertanto, potrà rimanere in questo regime tariffario anche dopo gennaio 2024. Sempre ammesso che questo sia il vero termine per la fine del tutelato.
Vuoi lasciare il tutelato? Valuta le offerte del mercato libero!
Il grande scenario di incertezza che circonda la fine del mercato tutelato riguarda tante dinamiche del settore energetico. La trasparenza comunicativa dei fornitori e la corretta gestione dei lavoratori sono solo due degli aspetti di un quadro complesso e ricco di sfumature.
In questo scenario così complicato, ogni consumatore può fare qualcosa per migliorare la propria posizione, cercando di alleggerire le bollette di luce e gas e di trovare condizioni contrattuali veramente vicine alle proprie esigenze. Per fare ciò, è possibile valutare le tante offerte che il mercato libero prevede già oggi. Di seguito trovi le tre proposte più interessanti del momento:
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