Con i dati rubati da Facebook mi possono cambiare Luce e Gas? Ecco cosa fare
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Il recente furto dei dati personali da Facebook di 37 milioni di italiani preoccupa, giustamente, la popolazione per eventuali truffe e furto di identità per le bollette di luce e gas. Ma quali dati sono necessari per effettuare un cambio di fornitore?
Partiamo subito con il rassicurare gli utenti di luce e gas in Italia, prima di entrare sulla spiegazione tecnica: No, non è possibile ricevere cambio coatto di fornitore unicamente con i dati rubati da Facebook. Per effettuare le operazioni in materia di energia elettrica e gas è sempre necessario avere un alto di numero di dati specifici, tra cui il codice di riferimento del contatore (codici POD e PDR).
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L'attacco hacker a Facebook: 500 milioni di dati rubati
Il 3 aprile 2021 uno dei più noti forum di hacker del mondo ha pubblicato un totale di tre documenti contenenti i dati personali di 500 milioni di utenti facebook, tra cui quelli di 37 milioni di italiani.
I dati riferimento riguardano principalmente nome, cognome, numero di telefono e status sentimentale e, a seconda delle informazioni inserite, anche il luogo di lavoro o la città in cui si abita. Si tratta ad oggi del più grande furto di dati personali che la piattaforma social abbia mai subito fino ad oggi.
Il furto dei dati sembra essere stato causato da una vulnerabilità del sistema risolta nel 2019, che però a quanto pare ha dato modo a chi si fosse impossessato dei dati di riferimento di pubblicarli nel forum ben 2 anni dopo l'appropriazione.
È certo che questa appropriazione indebita e massiva non passerà inosservata sotto lo sguardo dell'Autorità Garante della Privacy (AGCM), la quale nel 2018 ha già multato Facebook per una mancata trasparenza verso i clienti a comunicare i dati personali ad aziende esterne per fini commerciali, come riporta il comunicato che molti utenti hanno ricevuto in notifica in questi giorni sul proprio profilo facebook:
Dati rubati Facebook: come vedere se si è stati vittima?
Se, come buona parte degli utenti del social media più diffuso del mondo, ti stai chiedendo se c'è modo di scoprire se i tuoi dati personali sono stati violati durante questo o precedenti attacchi hacker sulle piattaforme online cui sei iscritto, sappi che ci sono diversi siti grazie ai quali è possibile scoprirlo inserendo semplicemente uno dei tuoi dati di riferimento.
La più famosa tra queste piattaforme a tutela dei clienti è senz'altro Have I been Pwned? (letteralmente "sono stato posseduto?"), grazie alla quale, inserendo il tuo numero di cellulare oppure l'email che di solito utilizzi per i social network, potrai scoprire facilmente se questi dati sono stati compromessi e condivisi, e soprattutto cosa fare per tutelarti in futuro.
Non solo Facebook: dati in vendita su LinkedIn
In questi giorni è apparso chiaro come non sia solo il colosso blu dei social media ad avere avuto problemi di sicurezza sui dati personali degli utenti. Stando all'allarme riportato dal periodico Cyber News, sembra infatti che attualmente siano in vendita sul darkweb i dati di oltre 500 milioni di utenti Linkedin, con dati sensibili tra cui email, numero di telefono, link di riferimento agli altri social ad essi collegati e diversi dati personali.
L'accesso al database completo è stato quotato a 1.800 dollari, ma per soli 2 dollari è possibile accedere ad un campione di 2 milioni di utenti per verificarne la veridicità.
La notizia ha ovviamente rivoltato la comunità social di Linkedin, composta da 600 milioni di account: un solo profilo ogni 6 si è salvato dal furto di dati personali.
Il Garante ha già avviato un'istruttoria sulle responsabilità della società in merito alla diffusione dei dati sensibili e al contempo richiama gli utenti del suddetto social a prestare particolare attenzione ad eventuali anomalie riscontrate sulle proprie pagine personali, come anche sul numero di telefono collegato al profilo, in caso di chiamate insolite.
Che dati servono per fare un cambio fornitore o una voltura?
Come abbiamo anticipato a inizio articolo, i dati sottratti a Facebook da soli non sono sufficienti ad effettuare un cambio fornitore o una voltura a danni dei clienti di luce e gas, poiché mancano alcuni dati fondamentali per le due operazioni a rischio che il social media non possiede, ovvero:
- Il codice fiscale dell'intestatario;
- L'indirizzo di riferimento della fornitura;
- Il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas;
- In caso di voltura, il codice cliente o numero cliente legato al contratto attualmente in vigore.
Senza anche solo uno di questi dati l'operazione di riferimento non potrebbe essere convalidata, quindi, almeno per quanto riguarda le bollette di energia elettrica e gas, il pericolo sembra essere scampato.
Le truffe luce e gas ai danni dei clienti
Se è vero che i dati sottratti non bastano per essere un rischio alle proprie forniture di luce e gas, è altresì corretto affermare che questi pochi dati sottratti, tra cui il numero di telefono, potrebbero bastare ai fini di una truffa telefonica per estorcere i dati mancanti ai clienti.
Oltre al rischio delle truffe telefoniche, presenti già da prima del furto dei dati da Facebook, è bene ricordare il rischio di incappare in un truffatore, spesso si identificano come venditori porta a porta, che può quindi fingersi operatore del tuo fornitore. I dati raccolti, leggendo ad esempio il tuo contatore anche senza il tuo consenso, potrebbero essere utilizzati malevolmente.
Ci teniamo a precisare che...I venditori porta a porta sono, in questi casi soprattutto, la categoria bistrattata. Forse per colpa di pochi colleghi. Siamo sicuri che nella maggior parte dei casi si tratta di seri professionisti che vogliono aiutarvi a risparmiare in bolletta.
Se vuoi saperne di più o sei già incappato in questa brutta esperienza puoi leggere il nostro recente articolo "Venditori porta a porta per le bollette di luce e gas".
Cosa fare e come difendersi dalle truffe?
Per evitare di essere truffati occorre innanzitutto fare attenzione a non fornire i propri dati personali né i dati della fornitura quando non siamo noi a contattare il fornitore: un operatore telefonico del tuo fornitore, così come un tecnico inviato dal distributore locale, conoscerà già tutti i tuoi dati di riferimento, potrà al massimo chiedertene conferma leggendoteli dal suo database o elenco.
Se purtroppo sei già stato truffato telefonicamente o da un venditore porta a porta, hai comunque due percorsi per correre ai ripari a seconda di quando riuscirai a scoprirlo:
- Esercitare il tuo diritto di recesso senza spese o penali aggiuntive entro 14 giorni dall'avvenuta truffa;
- Richiedere un ulteriore cambio di fornitore gratuito verso quello da te selezionato.
Se sei stato vittima di questo tipo di truffe e vuoi cambiare nuovamente fornitore, puoi contattare Selectra: un esperto Energia ti aiuterà a trovare una delle migliori offerte luce e gas del mercato libero, trasparente nelle condizioni e adeguata alle tue abitudini di consumo. Chiama senza impegno il numero 02 8295 809702 8295 8097, il servizio è gratuito!