COP25: di cosa si parlerà a Santiago del Cile?
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La salvaguardia del nostro pianeta è un tema d’attualità molto “caldo”. E caldo sembra essere l’aggettivo giusto che si relaziona immediatamente con il riscaldamento globale. Per la venticinquesima edizione della COP, Conferenza Mondiale sul Clima delle Nazioni Uniti, le problematiche della Terra verranno discusse in quel di Santiago in Cile. Dopo il dietrofront di Bolsonaro e le critiche da Bonn, vediamo come avanzano i preparativi per dicembre 2019. Temi, nodi da sciogliere, proposte per un futuro più pulito…
La COP25 si terrà a MadridDopo la rinuncia del Cile, visti i problemi interni al Paese, la COP25 si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre 2019. Tutte le informazioni qui!
Perché una Conferenza sul Cambiamento Climatico?
La COP25, chiamata anche Santiago 2019, è organizzata dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), un trattato prodotto dalla Conferenza sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED), meglio conosciuto come Summit della Terra. Per il venticinquesimo anno gli stati delle Nazioni Unite si incontrano per parlare della salute del nostro pianeta. Un evento, oggi come oggi, quanto più utile e necessario visto i recenti sviluppi relativi al riscaldamento globale. I livelli di emissioni di CO2, principali responsabili di questo dannoso fenomeno, sono quanto mai elevati. Il Brasile, dopo la Polonia nel 2018, avrebbe dovuto organizzare la conferenza di questo 2019. Ma, come tristemente noto, Jair Bolsonaro ha cambiato idea: il presidente, climatoscettico come Trump, non riconosce e non dà l’importanza necessaria ai cambiamenti climatici. Per questo la COP25 si svolgerà dal 2 al 13 dicembre 2019 nella capitale cilena. Santiago de Cile apre le porte al cambiamento ma soprattutto all’approfondimento di temi cardine e all’analisi dei risultati del famoso Accordo di Parigi.
“Cosa resterà… di questo Accordo di Parigi?”
L'Accordo di Parigi siglato nel dicembre 2015 da tutti i 196 paesi dell'Onu (tranne gli Stati Uniti) ha stabilito determinati parametri, regole da rispettare minuziosamente per fare in modo che l’ aumento massimo della temperatura terrestre di questo secolo sia ben inferiore ai 2 gradi Celsius. Impegnandosi, tutti insieme, gli stati dovrebbero continuare con gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura anche a 1,5 gradi. Purtroppo l’Accordo di Parigi, sulla carta vincente, si è dimostrato fallimentare in alcune parti. Soprattutto per la visione così distinta di ciascun Paese rispetto all’ambiente, alle problematiche sul clima, all’innovazione. La COP di anno in anno dovrebbe trasformarsi in una tavola rotonda per discutere di ogni singolo punto dell’Accordo di Parigi entrato in vigore nel 2016. Ulteriormente complessi e poco fruttuosi i risultati della pre COP svoltasi a Bonn e conclusasi lo scorso 27 giugno. Il nodo più complesso è il famoso articolo 6 dell’accordo che prevede un tacito “diritto ad inquinare” tra nazioni che producono meno CO2 disposte a vendere quote a quelli che maggiormente inquinano. Un terreno fertile per discussioni, dubbi e pochi preparativi pratici per dicembre.
Di cosa si parlerà durante la COP25?
Molti, moltissimi i temi che verranno affrontati in quel di Santiago di Cile. Scopriamoli di seguito:
- Mobilità elettrica
- Biodiversità
- Salvaguardia degli oceani
- Energie rinnovabili
- Economia circolare
- Tutela delle foreste
- Riduzione effetto serra
Ed inoltre andrà sciolto il nodo sui famosi 100 milioni di dollari che i paesi più ricchi dovrebbero stanziare a quelli più poveri, azione proposta da oltre 10 anni e mai realmente messa in atto.
Quel quid in più del Cile
Il Cile è tra i Paesi più avanzati al mondo in tema di salvaguardia del pianeta. Santiago è, ad esempio, la seconda città al mondo con più autobus elettrici. Inoltre il Cile è in un momento di forti cambiamenti interni, in cui tutto il Paese sta facendo grandi passi in avanti per decarbonizzare la propria economia. Come? Con l’abbandono graduale delle centrali a carbone, ponendo l’attenzione sempre più sulle energie verdi e rinnovabili, incoraggiando la mobilità sostenibile ed il rispetto della natura in generale.
E l’Italia?
In vista della prossima COP25 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare invita utenti privati, ONLUS, organizzazioni istituzionali ad inviare una candidatura per realizzare seminari, presentazioni, masterclass nel padiglione italiano del Parco Cerrillos di Santiago. Le domande verranno smistate in ordine di arrivo: i vincitori potranno viaggiare in Cile e vivere un’esperienza unica nella vita. Il Ministero, prima della partenza dei vincitori, metterà a disposizione sale ed attrezzature di supporto audio-visivo per poter preparare al meglio il summit.
Il Patto dei SindaciL'Italia, nel suo piccolo, sta facendo importanti passi avanti per la salvaguardia dell'ambiente. Un'iniziativa importantissima è sicuramente il cosiddetto Patto dei Sindaci. Trattasi di un movimento sostenuto dall'Unione europea che incentiva la crescita della cosiddetta energia sostenibile, riducendo così le emissioni di CO2.
Greta ci sarà!
Greta Thunberg, giovane attivista svedese che lotta incessantemente contro il cambio climatico, sarà presente alla COP25. E lo farà raggiungendo il Sud America con mezzi di trasporto sostenibili e poco inquinanti. Un lungo viaggio che la porterà in giro per il mondo: da New York il prossimo 23 settembre, passando per Messico e Canada. In Cile arriverà a bordo della barca a vela Malizia II. Si tratta di uno yacht da regata di 18 metri a emissioni zero, dei due skipper Boris Herrmann e Pierre Casiraghi di Monaco. Un passo in avanti per il pianeta e per l’umanità in generale. Greta è una fervida sostenitrice del “do ut des” nei confronti del pianeta: solo rispettandolo ci rispetterà. Greta crede fortemente nei suoi ideali e nei concetti da affrontare alla prossima COP25 che dovrà essere rivoluzionare per evitare il cosiddetto Climate Change.