Il canone Rai in bolletta, meno evasione, più confusione

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In questi giorni, in Parlamento, si sta discutendo la nuova legge di stabilità 2015. Tra gli emendamenti più dibattuti emerge la proposta del Governo di inserire il canone RAI nella bolletta della luce.

Il canone Rai, una tassa incompresa

Inutile negarlo, tra tutte le tasse, il canone Rai è una delle meno gradite. A causa dall’assenza di una TV in casa o per la mancanza di interesse per i suoi programmi, come rivendicazione contro gli sprechi dell’ente, sempre più criticati negli ultimi anni, il canone è spesso ritenuto ingiustificato e forse facoltativo, il che giustificherebbe di non pagarlo.

Infatti, non è del tutto chiaro se il canone Rai sia una tassa dovuta o un abbonamento versato in cambio di un servizio. Anche la Rai sembra essere un po’ confusa quando parla di "abbonamento" e riporta nei suoi bilanci gli introiti dei canoni sotto la voce “Ricavi delle prestazioni”, alla pari con i ricavi delle vendite pubblicitarie.

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La Rai contabilizza il canone come delle vendite

Togliamoci un dubbio, il canone Rai è un’imposta dovuta per il possesso di un televisore o di qualsiasi apparecchio permettendo di usufruire dei servizi erogati (PC e tablet inclusi).

Il canone, campione dell’evasione

Malgrado il suo valore di € 113,50 sia tra i più bassi in Europa, l’evasione del suo pagamento cresce e si attesta ora al 27% secondo la RAI stessa. Considerando che su 25,8 milioni di famiglie censite dall’ISTAT, i versamenti per utenze private sono stati ca. 14,6 milioni, ne risulta che 11 milioni di famiglie (il 43%) non avrebbero pagato il canone, il che, anche togliendo chi effettivamente non possiede ne’ TV ne’ PC (o apparecchi simili) e chi ne è esonerato (i.e. i membri delle Forze Armate), fa sembrare la stima della Rai abbastanza cauta.

La bolletta della luce, arma anti-evasione

Di fronte a questi numeri, il Governo sembra deciso ad agire per dare una certa stabilità finanziaria alla Rai inserendo il canone nella bolletta delle luce, che in un modo o nell’altro arriva a tutti gli Italiani. Grazie alla riduzione dell’evasione e se come sembra essere l’intento del governo, l’introito complessivo rimane uguale, il canone dovrebbe diminuire da € 113,50 a meno di € 80,00. Una buona notizia quindi per chi oggi paga il canone.

L’energia, un servizio di mercato o un cocktail di tasse?

Se da un punto di vista strettamente pratico, la riscossione del canone nella bolletta della luce ha la sua logica, in un momento come oggi, mentre il mercato dell’energia si apre, questa misura appare inopportuna, “impropria” secondo Guido Bertoniil Presidente dell’Autorità per l'energia elettrica il gas. Infatti, il consumatore si deve ancora abituare a poter scegliere il suo fornitore e capire bene il servizio e le offerte. Così, questa misura rischia di minare gli sforzi fatti per migliorare la chiarezza del mercato, in particolare con la bolletta 2.0. Ma soprattutto, considerando che la bolletta della luce, è già composta da più del 50% di tasse, oneri vari e servizi regolati, si può aggiungere in più l’imposta sul televisore?

Aggiornamento al 26 Novembre: Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il provedimento sarebbe stato rimandato "visti i tempi tecnici troppo stretti".
Un tempo di riflessione che ci auguriamo permetterà di pesare bene, non solo gli ostacoli tecnici, ma anche l'onere rappresentato dall'incremento della complessità e del carico fiscale della bolletta energetica, mentre si cerca proprio di sviluppare un mercato enegetico competitivo ed innovativo.

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