Bonus caldaia 2024: come richiederlo? Guida alle agevolazioni per interventi green
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Il bonus caldaia 2024, richiedibile fino al termine dell'anno, si divide in differenti tipi di iniziative (Superbonus, Ecobonus, bonus ristrutturazione, Conto Termico). Per richiedere i benefici devi presentare i documenti che certificano i vari interventi; le agevolazioni vanno dal 50% al 70% dell’investimento.
"La stagione dei bonus e dei soldi buttati dalla finestra, delle risorse messe su cose che non danno alcun moltiplicatore, è finita". Sono bastate poche parole della premier Giorgia Meloni, intervenuta al meeting di Cernobbio, per capire che dal 2025 il bonus caldaia (e altre iniziative simili) non verranno rinnovate, o verranno proposte in misura ridotta. Da qui a dicembre 2024, in ogni caso, c’è ancora tempo per usufruire dei numerosi benefici messi a disposizione: vediamo quali sono.
Bonus caldaia 2024 - le cose da sapere
Le agevolazioni che è possibile richiedere entro fine anno.
1️⃣ Bonus ristrutturazione
- Il bonus ristrutturazione dà diritto a una detrazione del 50% per interventi di manutenzione straordinaria.
2️⃣ Ecobonus
- L'Ecobonus 65% consente di detrarre spese sostenute per la sostituzione di vecchie caldaie con modelli più sostenibili.
3️⃣ Conto Termico 2.0
- Prevede una detrazione del 65% che, a differenza delle altre agevolazioni citate, non viene erogato in rate annuali ma in un'unica soluzione.
4️⃣ Superbonus
- Il Superbonus 70% è richiedibile solo nel caso in cui la sostituzione della caldaia comporti un aumento di due classi energetiche dell'edificio.
Il fine ultimo della sostituzione della caldaia è quello di risparmiare sui consumi energetici. Un obiettivo raggiungibile anche scegliendo offerte che si adattano veramente alle tue necessità. Per scoprire quali alternative fanno al caso tuo, dai uno sguardo alle migliori tariffe gas del momento, selezionate per te dagli Esperti di Selectra .
Come accedere al bonus caldaia 2024?
Non si tratta di un vero e proprio bonus: l’acquisto della caldaia, infatti, può rientrare in differenti tipologie di agevolazioni, che andiamo ad analizzare singolarmente di seguito.
Quali tipi di caldaie sono coinvolte dai bonus?
Le caldaie a condensazione e quelle ibride. Queste ultime possono ridurre i costi energetici fino al 50%, secondo quanto riportato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Bonus caldaia e ristrutturazione casa: come funziona?
La prima opzione riguarda il bonus ristrutturazione casa, che dà modo di ottenere detrazioni del 50% per gli interventi di manutenzione straordinaria. In questo scenario, il contributo è valido anche in caso di prima installazione, oltre che di sostituzione con un nuovo modello. L’importante è che la caldaia sia di classe A. Il beneficio viene erogato sottoforma di detrazione fiscale in dieci anni.
Quale causale inserire nel bonifico per la detrazione al 50% del bonus caldaia 2024?
Può andare bene una formula del tipo "Sostituzione caldaia con impianto a condensazione. Intervento previsto dall'art.1 comma 347 Legge n° 296/06, Legge Finanziaria 2007 e 2008. Fattura n° XXXX del giorno-mese-anno." È consigliabile inserire anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
Ecobonus caldaia 65%: di che si tratta?
L’Ecobonus al 65% consente di detrarre le spese legate alla sostituzione di impianti con caldaie che permettono di registrare un risparmio energetico. In particolare, gli apparecchi coinvolti sono quelli dotati di sistemi di termoregolazione o domotica, con limite di spesa fino a 30mila euro. L’agevolazione può essere richiesta da un numero piuttosto elevato di soggetti:
- titolare dell’immobile;
- chi detiene un diritto reale di godimento (es: usufrutto, uso abitazione o superficie);
- comodatario;
- inquilino;
- familiari conviventi, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado;
- convivente di fatto o coniuge separato assegnatario dell'immobile intestato all'altro coniuge;
- soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa e imprenditori individuali (solo per edifici che non rientrano tra i beni strumentali o beni merce).
Va fatto notare che, a differenza di altre agevolazioni, tramite l'Ecobonus è possibile ottenere il bonus caldaia 2024 senza ristrutturazione. L'importante è acquistare apparecchi che consentono di ottenere un risparmio energetico.
Conto termico 2.0: chi può accedere?
Oltre all’Ecobonus, un’altra detrazione al 65% è quella del cosiddetto Conto Termico 2.0. Questo incentivo viene gestito dal GSE, Gestore dei Servizi Energetici, e riguarda le spese sostenute per l'installazione di impianti ad alta efficienza energetica. Per godere del beneficio, però, l'intervento deve coinvolgere apparecchi certificati e presenti nel catalogo del GSE.
Quali dispositivi danno diritto al Conto Termico 2?
Consulta il catalogo del Conto Termico 2.0 dal sito di GSE. I benefici possono coinvolgere diversi tipi di prodotti: sistemi ibridi, scaldacqua, impianti di solare termico, pompe di calore, caldaie a condensazione e a biomassa.
Superbonus 70%: vale per la sostituzione della caldaia?
Il Superbonus 70% vale solo nel caso in cui la sostituzione della caldaia comporti un incremento di almeno due classi di efficienza energetica di tutto l'edificio. Acquisto e installazione devono avvenire contemporaneamente agli altri lavori ammessi al Superbonus. Ci riferiamo a:
- interventi di efficientamento energetico (cappotto termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, installazione di impianti fotovoltaici);
- ristrutturazione edilizia (compresi gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche);
- consolidamento statico o riduzione del rischio sismico.
Il Superbonus 70% verrà erogato anche nel 2025?
A partire dal 2025, il Superbonus dovrebbe scendere al 65% (dopo essere già stato diminuito nel corso degli anni). Non tutti, però, potranno usufruirne, visto che riguarderà solo lavori di ristrutturazione effettuati da condomini approvati e comunicati entro il 17 febbraio 2023, tramite CILAS. Quest’ultimo termine individua il titolo abilitativo dedicato ai lavori agevolati oggetto di richiesta del Superbonus.
Visto che le agevolazioni per l'acquisto delle caldaie diminuiranno nei prossimi mesi, è già tempo di trovare altri modi per risparmiare sulle utenze domestiche. Confronta le migliori offerte luce e gas per scoprire nuove possibili vie per alleggerire le bollette.
Cosa bisogna fare per usufruire del bonus caldaia 2024?
Sai che molti fornitori propongono offerte che includono servizi di installazione, gestione e manutenzione delle caldaie? Se vuoi saperne di più, telefona al numero 02 8295 8097 02 8295 8097fissa un appuntamento per parlare gratuitamente e senza impegno con gli Esperti di Selectra.
Per usufruire delle varie agevolazioni che riguardano l’acquisto di una caldaia, sarà necessario pagare l’apparecchio e la relativa installazione con mezzi tracciabili, come il cosiddetto “bonifico parlante”. Entro 90 giorni dall’acquisto, bisognerà inviare a ENEA la documentazione rilasciata dal tecnico che effettua l’intervento e tutti gli altri documenti necessari per accedere ai bonus. Ci riferiamo a:
- certificato di asseverazione redatto da un professionista qualificato. Il documento deve riportare l'indice di riscaldamento energetico e i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all'installazione;
- certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche;
- schede tecniche dei prodotti coinvolti e documentazione supplementare (se presente);
- fatture delle spese sostenute;
- quietanza del bonifico bancario o postale;
- attestazione dell'invio effettuato a ENEA con relativo codice CPID. Questo costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa correttamente;
- ricevuta della raccomandata (in caso di invio della documentazione via posta).
Altre domande sul Bonus Caldaia 2024
Se installo un impianto ibrido, devo cambiare i radiatori?
No, gli impianti ibridi coinvolti dal Bonus Caldaia 2024 nella gran parte dei casi consentono di utilizzare i radiatori già presenti.
Tra caldaia a condensazione e impianto ibrido, quale conviene?
Un impianto ibrido consente di risparmiare notevolmente sui consumi energetici, a fronte di costi iniziali che possono essere più alti rispetto alle caldaie a condensazione.
Cosa si intende per "impianto ibrido"?
Si tratta di un sistema che comprende una caldaia a condensazione e una pompa di calore. Questi impianti danno modo di sfruttare gas, elettricità e altre fonti per la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento.
Le caldaie a condensazione scompariranno a breve?
La direttiva "Case Green" dell'Unione europea prevede che le caldaie a condensazione possano essere commercializzate fino al 2040. Già da ora, in ogni caso, viene incentivata la scelta delle caldaie ibride, che in un futuro prossimo potrebbero essere le sole a essere oggetto di incentivi e benefici fiscali.