Nuove tariffe dell'Autorità per il II trimestre 2015: prezzi in calo, ma perché la nostra bolletta non diminuisce?

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Scende il prezzo dell'energia

E’ diminuito il prezzo dell’energia, ma pagherò di meno?
Come ogni trimestre dell’anno, dal 1° aprile 2015 sono attive le nuove tariffe dell'energia elettrica e del gas per il Servizio di Maggior Tutela. Queste tariffe riguardano tutti coloro non abbiano ancora scelto un fornitore del mercato libero.

Già nel primo trimestre del 2015 avevamo assistito ad una diminuzione delle tariffe rispetto al 2014 e con l’ultimo aggiornamento di aprile questo trend è stato confermato.
Il calo dei prezzi è minimo per quanto riguarda l'energia elettrica (-1,1%), ma più consistente per la bolletta del gas (-4%).

Questa diminuzione dovrebbe riflettersi sulle bollette degli italiani, ma non sarà proprio così. Scopriamo il perché.

Lieve diminuzione per la bolletta dell'energia elettrica

Per quanto riguarda l’energia elettrica, l'Autorità ha adeguato le tariffe. Esse vengono regolarmente aggiornate ogni tre mesi sulle stime del costo medio annuo dell'energia per il 2015. La flessione è dovuta ancora una volta ad una diminuzione dei costi sostenuti per acquistare la materia prima energia sul mercato all'ingrosso, sempre più a buon mercato.

MA ALLORA PERCHE'...
la riduzione del prezzo dell’energia non fa abbassare anche le nostre bollette? E’ semplice, questa riduzione viene compensata da un aumento degli oneri generali di sistema

Perchè continuano ad aumentare gli oneri di sistema?

Gli oneri generali di sistema, cioè quella parte della bolletta che va a coprire gli incentivi alle rinnovabili e altri finanziamenti, sono compresi all'interno dei servizi di rete e non li vediamo quasi mai nella bolletta perché vengono dettagliati solo una volta all'anno.

Gli oneri generali di sistema sono aumentati per i seguenti motivi:

  1. Incentivi alle fonti rinnovabili
    Per il 2016 è previsto un aumento straordinario dei costi della componente A3, dovuto al ritiro dei certificati verdi, il sistema di incentivazione per le fonti rinnovabili. La stima sembra elevata e arriva ad oltre 1 miliardo di euro, l'Autorità quindi suggerisce misure per suddividerli negli anni.
  2. Smantellamento impianti nucleari
    Un'altra spesa aggiuntiva di 100 milioni di euro riguarda un accordo sul combustibile nucleare italiano che è stato trattato nel Regno Unito e che dovrà tornare in Italia. Tale costo graverà sulla componente A2 degli oneri destinata allo smantellamento degli impianti nucleari.

Per questi motivi la percentuale della quota del costo puro dell'energia nella bolletta della luce diminuisce ancora: a fine 2013 era pari al 49%, mentre oggi è sotto il 45% (per il cliente domestico tipo).

 

Fonte: elaborazione su dati dell'Autorità (AEEGSI)

Il fatto che il prezzo dell'energia costituisca una percentuale sempre più bassa del totale della bolletta va a discapito di un concreto sviluppo del mercato libero. Il motivo è semplice: è proprio sulla quota energia che si basa la competizione tra i fornitori. Per maggiori informazini sugli oneri di sistema, tii consigliamo il nostro video dedicato:

 

Per il gas un calo più deciso

La tariffa del gas subisce una diminuzione più cospicua rispetto all'energia elettrica.
Il motivo è lo stesso: un prezzo all'ingrosso del gas più basso in Italia e in Europa (-10%). Le quotazioni inferiori sono dovute al calo storico del prezzo del petrolio, alla mancanza delle consegne invernali importanti e di certo al clima mite registrato nel periodo invernale.
Anche nel settore gas c'è stato un lieve aumento dei servizi di rete, a copertura degli investimenti nell'efficienza energetica. Tuttavia il prezzo più basso è riuscito a far diminuire del 4% la bolletta finale del consumatore.

Come cambierà la bolletta in futuro?

Nonostante ultimamente il prezzo dell'energia sia diminuito, il costo totale della bolletta non ha subito lo stesso andamento per via degli oneri generali di sistema che continuano ad aumentare.
In futuro gli incentivi che stiamo pagando oggi per gli impianti rinnovabili, entrati in funzione molti anni fa, tenderanno a sparire. Per i nuovi impianti invece il Governo sembrerebbe aver deciso di confermare gli incentivi ad alcune fonti rinnovabili, ma non per il fotovoltaico che ha già altri strumenti come lo scambio sul posto.

 

Fonte: elaborazione su dati dell'Autorità (AEEGSI)

Tuttavia il Ministero dello Sviluppo Economico sta studiando delle soluzioni per cercare di diminuire il peso della componente per le rinnovabili in bolletta.

Le continue variazioni delle tariffe dell'Autorità possono essere evitate scegliendo una tariffa a prezzo fisso del mercato libero. In questo periodo il prezzo dell'energia è basso e potrebbe essere molto vantaggioso bloccarlo ora per 1, 2 o 3 anni.

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