Ora legale in Europa: conviene cambiare l'orario?

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Ben 4,6 milioni di persone hanno partecipato al sondaggio lanciato dalla Commissione europea per decidere se abolire il cambio di ora, il numero più alto mai ricevuto da una consultazione pubblica UE. Il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha annunciato che verrà avviato l’iter burocratico per l’abolizione del cambio di ora due volte l’anno, abrogando così la direttiva UE 2000/84/CE.

La Commissione europea ha messo in consultazione, fino al prossimo 12 novembre, la direttiva che sopprime i cambi stagionali. Nel 2019 se ci sarà l’ok da parte del Parlamento e del Consiglio dell’UE, ogni stato dovrà decidere autonomamente tra ora legale e solare. Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Francia, Belgio e Austria durante la consultazione pubblica europea si sono detti favorevoli all’abolizione del cambio di ora.

preferenze ue

Cambio di ora: preferenze UE tra ora legale e solare

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Europa Meridionale, ora legale sì

Nei Paesi dell’Europa del Sud analizzati da Selectra il cambio di ora comporta risparmi energetici e i cittadini, favorevoli all’abolizione dello switch, tifano per il passaggio all'ora legale tutto l'anno. Italia, Spagna e Portogallo godono di giornate di luce più lunghe grazie all’ora legale. A seguito della decisione UE, anche queste Nazioni saranno messe davanti a una scelta.

Sapevi che… i fusi orari sono porzioni longitudinali della crosta terrestre comprese tra due determinati meridiani che adottano la stessa ora per scopi economici, sociali o legali. Tutti i fusi orari sono definiti in base all’UTC (tempo coordinato universale). UTC+1 è il fuso orario adottato ufficialmente in Italia in anticipo di 1 ora sull’UTC.

Italia, ora legale o solare?

In Italia in estate la durata media del giorno è di circa 15 ore (possono esserci delle leggere variazioni da una città all’altra - soprattutto da nord a sud della Penisola). L’ora legale venne introdotta definitivamente nel 1966 proprio per godere di un’ora in più di “luce” in estate. Inoltre, spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti consentiva e consente tuttora un risparmio energetico.

Terna SpA, operatore di rete per la trasmissione di energia in Italia, ha stimato un minor consumo di energia elettrica per i 7 mesi del 2018 (marzo-ottobre) pari a 554 milioni di kWh (consumo medio annuo di elettricità di circa 205.000 famiglie). Nel periodo marzo-ottobre 2017 il risparmio energetico è stato di 567 milioni kWh con un risparmio economico di 110 milioni di euro, prendendo in considerazione il prezzo per kWh del mercato tutelato pari a 19,5 centesimi di euro (costo unitario totale compreso di imposte) nel periodo di riferimento. Ciò comporta un risparmio a utenza di soli 3 euro. Dal 2004 al 2017 il minor consumo di elettricità dovuto all'ora legale è stato di 8,54 TWh con un risparmio per il Bel Paese di 1 miliardo e 435 milioni di euro.

Sempre secondo l’analisi dell’operatore che gestisce la rete elettrica italiana, in questo periodo si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 di 320 mila tonnellate. E come sappiamo l’anidride carbonica è uno dei gas serra che provoca il surriscaldamento globale. Spostando le lancette avanti di un’ora si ritarda l’utilizzo della luce artificiale, prediligendo la luce naturale più abbondante nei mesi estivi.

Ora legale Italia, vantaggi e svantaggi

Oltre al vantaggio dal punto di vista economico, dal lato salute bisogna dire che l’ora legale aumenta la felicità: più ore di luce fanno crescere i livelli di serotonina che migliora umore e sonno. L’ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 27 e il 28 ottobre. Ma potrebbe essere l’ultima volta per l’Italia. Dopo la consultazione pubblica, avviata dall’esecutivo comunitario, l’84% dei partecipanti (4,6 milioni) si è detto favorevole all’abbandono del sistema del cambiamento orario. Nel nostro Paese solo lo 0,04% della popolazione ha partecipato alla consultazione svoltasi dal 4 luglio al 16 agosto 2018. Tra gli italiani che hanno partecipato al sondaggio, il 60% ha dichiarato di avere un rapporto negativo con il cambio dell’ora e il 66% ha votato per abolire il cambio di ora.

Gli svantaggi relativi al cambio di ora in Italia riguardano la salute. Cambiare due volte l’anno l’orologio interno delle persone potrebbe causare danni alla salute. Stress, fatica e malessere sono i sintomi del cambio di ora. Tra i principali effetti sul nostro corpo, confermati dalla ricerca scientifica, rientrano:

  • perdita di sonno;
  • mancanza di concentrazione;
  • problemi cardiaci;
  • possibili incidenti stradali.

 

È vero che ogni persona reagisce diversamente al cambio di ora. Il Prof. Luigi Ferini-Strambi in un'intervista al Corriere della Sera ha dichiarato che la ricerca scientifica dimostra che il giorno successivo all’introduzione dell’ora legale in primavera si verifica un aumento dell’ormone cortisolo e della pressione del sangue e c’è un incremento degli accessi per infarto negli ospedali. Concludendo, se l’Italia dovesse scegliere tra ora legale e solare, converrebbe optare per la prima. L’ora legale consente di godere di un maggior numero di ore di luce durante la giornata (fa buio più tardi), di diminuire il consumo energetico e di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Anche in Portogallo, sì all’ora legale

Il Portogallo e la regione autonoma Madeira utilizzano il fuso orario UTC +0, mentre nelle Azzorre il fuso orario adottato è l’UTC-1. Nel 1916 il Portogallo adottò il cambio semestrale di orario, sfruttando così un maggior numero di ore di luce in estate. Durante il 1922, il 1923, il 1925, il 1930 e il 1933, il Paese mantenne l’ora legale tutto l'anno. Tra il 1992 e il 1996, il Portogallo impiegò lo stesso fuso orario di Bruxelles per facilitare le comunicazioni internazionali, le imprese e i trasporti. Tuttavia, le persone si lamentavano poiché alle 9 del mattino in inverno il sole non era ancora sorto e in estate faceva buio presto. Nel 1996, quindi, venne nuovamente utilizzato il fuso orario UTC + 0.

Ma cosa ne pensa il Portogallo del cambio di ora? Solo lo 0,33% della popolazione ha partecipato alla consultazione pubblica UE. Tra i 34.000 intervistati, l’85% ha votato l’abolizione del cambio orario semestrale e la maggioranza è a favore dell'adozione dell'ora legale tutto l'anno.

Abolire o lasciare il cambio orario?

risultati sondaggio

I risultati del sondaggio UE per abolire il cambio di ora

I lavoratori portoghesi vogliono adottare solo l'ora legale, dato che il cambiamento biennale crea problemi di salute e li rende poco produttivi nella prima settimana dopo il cambio di ora. Difatti, la gente guida assonnata, i bambini entrano a scuola e non possono iniziare ad imparare perché il loro corpo vuole ancora riposare. Il risultato non è benefico e le prestazioni cognitive e fisiche potrebbero essere compromesse. Uno studio, pubblicato nel marzo 2006 dal ricercatore Pedro Afonso, evidenzia gli effetti del cambio di ora: "Ha causato disturbi nelle abitudini del sonno, favorito il consumo di farmaci soporiferi e stimolanti, ha causato difficoltà di concentrazione e ha indotto cambiamenti nei ritmi circolatori ".

Dal punto di vista del risparmio energetico, il cambio di ora non apporta grandi vantaggi. Nel passato il risparmio energetico era più consistente ma oggi si attesta intorno all’1%. António Costa, Primo Ministro del Portogallo, informa che il governo non vuole porre fine al cambio orario. Gli unici criteri e rapporti presentati sono stati realizzati dall'Osservatorio astronomico di Lisbona, un'entità competente, che afferma che in Portogallo il programma deve essere mantenuto, con orario estivo e orario invernale.

Spagna: con l’ora legale si risparmia

La proposta della Commissione europea di rimuovere il cambio orario semestrale nei Paesi membri ha portato a una doppia discussione in Spagna: da un lato, come nel resto d'Europa, se scegliere l'ora legale o quella solare; dall’altra parte, la polemica sulla modifica del fuso orario. La Spagna, infatti, si trova sul meridiano di Greenwich, che corrisponde al fuso orario dell'Europa occidentale (UTC) - come il Portogallo o l'Inghilterra -, non al fuso orario dell'Europa centrale (UTC +1) che ha adottato sotto il regime di Francisco Franco. Oggi la Spagna è il terzo Paese a sostegno dell’abolizione del cambio di ora, giusto dietro Finlandia e Polonia (95%).

Ci sono molti argomenti contro il cambio di ora e a favore dell'adozione dell'ora legale tutto l'anno. Il principale vantaggio dell'adozione dell'ora legale è il numero di ore diurne in estate: fa buio molto tardi e ciò ha un effetto positivo sul turismo. In merito al risparmio energetico, secondo uno studio condotto nel 2014 dall'Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico (IDAE), il risparmio totale nell'illuminazione derivante dal cambio di orario è di circa 300 milioni di euro. Di questo importo, 90 milioni corrisponderebbero alle famiglie spagnole. Tra i fattori a favore dell'eliminazione del cambiamento d'orario, come negli altri paesi sono state pubblicate alcune ricerche che dimostrano che esso provoca effetti negativi sulla salute.

Europa occidentale, Francia ora legale o solare?

In Francia, il cambio semestrale di ora è stato introdotto nel 1976. L'obiettivo era quello di risparmiare energia dopo la crisi petrolifera. Oggi, alcuni dicono che è una soluzione obsoleta, soprattutto perché il petrolio non è più l’unico combustibile utilizzato per produrre energia. I francesi che hanno partecipato (0,59%) al sondaggio europeo sono per l’abolizione del cambio orario biennale. Più del 70% ha detto di avere un punto di vista negativo o molto negativo sul cambio orario.

Il cambio di ora, anche in Francia, consente di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2. Uno studio dell’ADEME afferma che, nel 2009, il risparmio energetico è stato di 440 GWh, il consumo di illuminazione di circa 800.000 famiglie. Grazie a questi risparmi, sono state risparmiate 44.000 tonnellate di CO2, considerando che 1 kWh consumato produce 100 grammi di CO2. Nel 2009, sempre secondo l'ADEME, il cambio di ora ha portato a una diminuzione della domanda di energia e ciò ha permesso di evitare l’attivazione di molte centrali inquinanti.

Per quanto riguarda gli svantaggi, oltre ai problemi di salute, l'Osservatorio francese sulla sicurezza stradale ha osservato un aumento di incidenti che coinvolgono i pedoni nei giorni successivi al cambiamento nel periodo invernale. C'è un "picco di incidenti del 40%" che rende il mese di novembre più accidentale rispetto al mese di ottobre. Secondo un sondaggio BVA condotto per Orange, il 70% dei francesi preferirebbe adottare l'ora legale tutto l'anno.

Nord Europa, la situazione in Belgio e UK

situazione in gran bretagna

Sebbene non sia stata la prima persona a cui è stata attribuita l'idea, il costruttore britannico William Willet, il bisnonno del cantante dei Coldplay Chris Martin, è stato uno dei primi sostenitori del cambio di ora nel Regno Unito. Usando le sue risorse finanziarie, nel 1907 William pubblicò un opuscolo intitolato "The Waste of Daylight". Nel libretto proponeva di spostare le lancette degli orologi avanti di 80 minuti in aprile per poi spostarle indietro a settembre. Sosteneva che il cambio di ora avrebbe consentito di risparmiare 2,5 milioni di sterline in costi di illuminazione. Willet, purtroppo, morì prima dell’approvazione della legge (il 17 maggio 1916). Da allora gli inglesi adottano il cambio di ora.

Nel corso degli anni, però, nel Regno Unito ci sono stati molti dibattiti riguardo l’utilità dell'ora legale. Nel 2011 il governo ha proposto una prova triennale di trasferimento al CET (GMT+ 1 ora in inverno e GMT+ 2 ore in estate). Ciò significherebbe serate più luminose ma mattine più buie. Tale proposta fu abbandonata dopo l'opposizione dalla Scozia, dove in alcune zone non ci sarebbe stata luce fino alle 10 del mattino. Nel 2015, un'indagine pubblica di YouGov ha rilevato che il 44% degli intervistati era favorevole a non cambiare di ora. 

Gli studi sul risparmio energetico derivante dall'ora legale sono piuttosto inconcludenti. Un recente studio britannico dell'Università di Cambridge ha dimostrato che in realtà c'era solo un risparmio energetico del 2%, anche se maggiore rispetto ad altri paesi europei, come la Germania, dove il risparmio era solo dell'1% circa. Ciò significherebbe che senza l'ora legale gli inglesi spenderebbero £22,46 in più in bolletta. In questo caso un risparmio tale, che è può essere equiparato al costo di un pranzo, non giustifica davvero i problemi di salute che il cambio di ora comporta.

Quando termina l'ora legale, meno ore di luce possono scatenare il Disturbo Affettivo Stagionale (il cui acronimo in inglese è SAD, molto azzeccato). I sintomi del SAD possono includere: depressione, bassi livelli di energia, insonnia e persino depressione e pensieri suicidi. Questo ha un effetto particolarmente forte in Scozia, dove il tasso di suicidi è di 13,9 decessi ogni 100.000 persone, contro i 9,2 dell'Inghilterra. Il caso dell'ora legale nel Regno Unito è complesso, a maggior ragione se si considera la differenza di luce e temperatura in diverse zone del Paese. Il caso dell'ora legale nel Regno Unito è complesso, a maggior ragione se si considera la differenza di ore di luce e temperatura in diverse zone del Paese. Secondo i risultati del sondaggio UE, la maggioranza dei britannici preferisce l’ora legale tutto l’anno.

In Belgio i cittadini non erano abituati a un unico orario per l'intero Paese prima del 1892, introdotto dalla rete ferroviaria. L’orario variava in diverse zone del Paese da est a ovest. Per il Belgio il fuso orario è l’UTC (l'ex Tempo Medio di Greenwich). Difatti, il Belgio appartiene geograficamente al fuso orario del meridiano di Greenwich. Durante la prima guerra mondiale, gli occupanti tedeschi hanno usato il loro orario e hanno iniziato il cambio biennale di ora. La stessa cosa è accaduta durante la seconda guerra mondiale e a partire da questo momento storico il Belgio non ha più adottato l’orario che aveva in passato. In questo Paese esiste una "doppia ora legale": in inverno sono un'ora avanti rispetto a UTC e in estate di due ore. Tuttavia, studi recenti dimostrano che con il cambio orario non si risparmia energia. Secondo il report della Commissione Europea in Belgio, i cittadini non si schierano né a favore dell’ora legale né a favore dell’ora solare tutto l’anno. Anche se secondo HLN, un importante quotidiano belga, sembra che una piccola maggioranza del 59% voglia continuare con l'ora legale. 

Europa Centrale, l’Austria e il cambio orario

Per gli austriaci il cambio di ora due volte l’anno provoca squilibri nel corpo e altera i ritmi quotidiani. Questo switch rappresenta un problema anche per i contadini. In Austria, il cambio di ora è stato reintrodotto nel 1980 dopo un primo intento nel 1916 durante la prima guerra mondiale. L'obiettivo era di risparmiare energia dopo la crisi petrolifera del 1973. Nella consultazione dell'UE, solo il 20% degli austriaci preferisce mantenere il modello attuale, che include ora solare e legale. Il 61% degli austriaci che vogliono mantenere l’ora legale è rappresentato per lo più da giovani. I ragazzi preferiscono avere giornate più luminose d’estate. Gli anziani, invece, preferiscono il modello invernale poiché sono piuttosto mattinieri. Inoltre, il cambio di ora in Austria influisce sulla salute degli animali. Ci sono molti contadini e mucche e per questi animali è difficile capire perché all'improvviso devono svegliarsi e essere munti un'ora prima o dopo. Il cambio di ora crea squilibri nel corpo e altera i ritmi quotidiani.

Ora legale tutto l'anno?

Sembra chiaro che gli effetti negativi del cambio di ora siano superiori ai benefici in termini di risparmio energetico per cui l’iniziativa della Commissione Europea di abolire il cambio stagionale di ora è buona e per questo abbastanza consensuale tra i vari paesi. Però, l’abolizione del cambio di ora fa sorgere una domanda molto importante, quella della scelta dell’ora legale o solare per ciascun Paese. Questo potrebbe portare alla creazione di differenze di fuso orario tra i Paesi europei oggi maggiormente allineati sul fuso di Bruxelles, creando disagi nel mercato interno. Secondo il report della Commissione Europea, 2.529.000 di intervistati (56%) preferirebbero l’ora legale e 1.648.000 di intervistati (36%) sarebbero a favore dell’ora solare. L’8%, invece, non ha una preferenza. La maggioranza degli intervistati a favore dell’ora solare tutto l’anno è in Finlandia (48%), Danimarca (46%) e Paesi Bassi (45%).

I risparmi energetici, che derivano dal cambio di ora, tendono a variare da Paese a Paese. Negli ultimi anni, secondo studi recenti, questi risparmi di energia sono marginali. In Italia abbiamo stimato un risparmio a utenza di circa 3 euro. Per ridurre i consumi energetici e abbassare la bolletta della luce i consumatori dovrebbero seguire quotidianamente alcuni accorgimenti, come eliminare lo standby degli elettrodomestici, non coprire i termosifoni con pannelli o tende e spegnere le luci nelle stanze vuote.

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