Da gennaio novità sulla fatturazione: più consumi reali e meno stime

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Da gennaio 2017 le bollette di energia elettrica e gas saranno più precise, grazie alle nuove misure che verranno adottate per fatturazione ed autolettura dei contatori.

Cambi per il 2017: fatturazione più frequente!

Il 2017 è alle porte e ci aspetta con tante novità! L’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico è nuovamente intervenuta apportando alcune modifiche alle procedure di fatturazione che dovranno seguire i fornitori di luce e gas a partire dal mese prossimo. Ma di che cosa si tratta e, soprattutto, che cosa cambierà per i cittadini?

“Oltre tutte le regole che già tutelano il consumatore su questi aspetti, l’Autorità è di nuovo intervenuta per rafforzare ulteriormente alcuni aspetti particolarmente importanti per gli utenti finali, introducendo un pacchetto di nuove regole per migliorare il processo di fatturazione”.

Ha spiegato la professoressa Valeria Termini, componente del collegio dell'AEEGSI.

Cambia la fatturazione: spazio ai consumi reali

L’obiettivo dell’Autorità è quello di rendere più veloce e semplice il processo di fatturazione per i clienti, obbligando i fornitori ad addebitare in bolletta i consumi reali e non più stimati. Le novità saranno introdotte per tutti i clienti domestici e le piccole imprese e vedranno coinvolte le società di vendita attive nel Servizio di Maggior Tutela, Tutela Simile e nel mercato libero.

L’Autorità prevede che i gestori dovranno prima di tutto fatturare i consumi effettivi del cliente, comunicati dal distributore locale oppure attraverso l’autolettura effettuata direttamente dal cliente stesso. Soltanto in un secondo momento potranno essere presi in considerazione i consumi storici del cliente, solo nel caso in cui non si conoscano i consumi reali o le stime del distributore. Per velocizzare e ottimizzare le letture reali, giocheranno un ruolo fondamentale i nuovi contatori elettronici, più efficienti e precisi di quelli meccanici.

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Cosa cambia per le bollette di chiusura?

Già da giugno 2016, sono state previste delle nuove tempistiche per l’invio delle bollette di chiusura ai clienti che richiedono una voltura, un cambio fornitore o una disattivazione del contatore. L’Autorità ha deciso che i fornitori dovranno inviare le bollette di chiusura al massimo 8 giorni prima della data stabilita per la ricezione delle bollette cartacee oppure due giorni prima in caso di fatturazione online.

Cosa succede ai fornitori che non rispettano le tempistiche?

Se il gestore non rispetta i tempi stabiliti dall’Autorità, dovrà obbligatoriamente indennizzare il cliente: la società di vendita dovrà rimborsare nella bolletta di chiusura da un minimo di 4, se il ritardo va da uno a dieci giorni solari, a un massimo di 22 € per ritardi pari o superiori a 90 giorni solari. Se invece è il distributore locale a non comunicare la lettura entro 30 giorni dalla fine della fornitura, il cliente avrà diritto ad un ulteriore rimborso di 35€.

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Con quale frequenza arriveranno le bollette?

L’Autorità ha previsto anche una maggior frequenza di fatturazione per le bollette di luce e gas, in modo da rendere i clienti più consapevoli dei propri consumi. La fatturazione passerà, quindi, ad essere bimestrale per i piccoli consumatori e mensile per i grandi consumatori. Le tempistiche di fatturazione sono destinate a cambiare anche per i contatori elettronici non telegestibili: precedentemente la lettura era obbligatoria una volta all’anno, adesso sarà ogni quattro mesi.

Per concludere, le società di fornitura avranno tempo fino a un massimo di 45 giorni dall’ultimo giorno fatturato per emettere la bolletta di energia elettrica e gas: se non verranno rispettate le tempistiche, il gestore dovrà addebitare al cliente un indennizzo che va da 6 a 60 €, in base ai giorni di ritardo sull’invio della fattura.

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