Ken Bone, super star del web grazie ad una domanda sull’energia

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Il dibattito tenutosi alla Washington University di Saint Louis, in Missouri, tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump ed Hillary Clinton ha fatto nascere una star: Kenneth Bone.

E’ bastata una domanda sulle politiche energetiche e un po' di stravaganza per entrare nel cuore degli americani.

 

Un eroe nazionale senza maschera né mantello, ma con un look non da meno replicabile.
Tant'è che qualcuno ha già pensato ad un travestimento alla Ken Bone per Halloween: maglioncino bordeaux con zip, camicia bianca, baffi, occhiali e corporatura alla Peter Griffin.

E i superpoteri? Bastano un microfono, tanta tenerezza e una Kodak usa e getta. Sì, esatto. Una di quelle macchinette fotografiche col rullino. Che a spiegarlo ai nati nel 2000 ti fa sentire vecchio di cent’anni. Eppure, lui ne ha ancora una. E l’ha pure usata per fotografare in diretta nazionale, o meglio dire mondiale, i due candidati alla Casa Bianca delle elezioni del prossimo novembre.

Chi è Kenneth Bone?

Mister Bone è apparso durante il secondo dibattito presidenziale, tenutosi il 9 ottobre scorso. E’ stato lui a porre l’ultima domanda ai candidati Trump e Clinton. Una singola apparizione è bastata per salire alla ribalta e diventare una star per milioni di americani. Sarà stata l’aria paonazza, lo stile anni ’90 e la cordialità con cui ha posto una domanda importante e cruciale come quella sulle politiche energetiche promosse dai due candidati a presidente degli Stati Uniti.

Kenneth Bone ha chiesto a Hillary Clinton e Donald Trump cosa avrebbero fatto per rendere più sostenibile il sistema energetico statiunitense, senza distruggere i posti di lavoro dei minatori e degli altri lavoratori delle energie fossili.
Insomma una domanda impegnativa in grado di fare la distinzione tra i candidati alla carica piu potente del mondo, sia dal punto di vista della consapevolezza del mercato energetico che della preparazione tecnica. 

La risposta di Hillary Clinton e Donald Trump a Ken Bone

Il divario tra repubblicani e democratici non si allenta neppure di fronte alle politiche ambientali.

Such a great question because energy is under siege by the Obama administration. Under absolute siege. The EPA, Environmental Protection Agency, is killing these energy companies.
É una domanda interessante visto che il settore energetico è sotto assedio da parte dell'amministrazione Obama. Completamente sotto assedio. E l'EPA, Agenzia statunitense per la tutela ambientale, sta uccidendo le compagnie energetiche.

Donald Trump

I have a comprehensive energy policy, but it really does include fighting climate change because I think that is a serious problem. And I support moving towards more clean renewable energy as quickly as we can.
Ho una visione a 360° della politica energetica che include anche la lotta al cambiamento climatico, in quanto credo sia un serio problema. Ed il mio sostegno va allo spostamento il più in fretta possibile verso l'utilizzo di energia pulita e rinnovabile. 

Hillary Clinton

Le risposte alla domanda di Ken Bone divergono su più fronti: e se Hillary Clinton continua parlando di indipendenza energetica degli Stati Uniti da un lato e del controllo del Medio Oriente sul prezzo del petrolio dall’altro, Trump si preoccupa dell’acquisto dei beni petroliferi americani da parte delle compagnie straniere.

  1. La vittoria di Hillary Clinton e dei democratici porterebbe il governo degli Stati Uniti ad impegnare risorse per la riduzione dell’uso del petrolio, e il conseguente aumento delle energie rinnovabili con un forte impegno nella lotta al riscaldamento climatico così come deciso dall’accordo della COP21 a Parigi. Insomma ci sarà solo da continuare quanto già intrapreso dalla presidenza Obama.
  2. D’altro canto l’elezione di Trump porterebbe il governo di Washington a promuovere l’apertura di decine di migliaia di acri di terreni federali alle attività di perforazione petrolifera, con l’abolizione dell’Environmental Protection Agency (Epa), l’Agenzia statunitense per la tutela ambientale, e la conseguente retromarcia rispetto all’accordo sul clima di Parigi.
Clinton e Trump sulla questione energetica
Hillary Clinton Donald Trump
  • Generare metà dell'energia elettrica statunitense da fonti rinnovabili
  • Investire nella riduzione dell'inquinamento e nell'espansione delle clean energy technology
  • Incentivi alla produzione di combustibili fossili come veicolo di crescita
  • Allegerimento delle restrizioni alle compagnie petrolifere e di gas

Riflettori puntati sull’energia grazie a Ken Bone

É bastato un insospettabile e stravagante cittadino americano perché le politiche energetiche statunitensi acquisissero una nota d’allegria nel delicato dibattito presidenziale.
Ken Bone è diventato in pochi attimi un fenomeno in rete, ha raccolto entusiasmi e consensi tanto da trasformarsi in una vera e propria star. Dunque per conoscere il nuovo presidente degli Stati Uniti dovremo aspettare ancora qualche mese, nel frattempo, però abbiamo il vincitore popolare ed il suo nome è Ken, Ken Bone.

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