Petrolio, dopo 8 anni taglio alla produzione. Salgono i prezzi?

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A sorpresa l'OPEC, l'organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, ha deciso di ridurre la produzione: il taglio è di 500mila barili al giorno. Per quale motivo? E potrebbero aumentare i prezzi sia delle bollette di luce e gas sia dei carburanti?

Accordo Opec taglio produzione petrolio

Il presidente dell'OPEC, Mohammed bin Saleh al-Sada (foto: Reuters)

Tagliare la produzione per aumentare il prezzo di vendita. Ma non solo. Sono diversi i motivi per i quali, mercoledì 28 settembre 2016, ad Algeri l'OPEC ha deciso di ridurre la produzione giornaliera del greggio. Infatti l'organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ha comunicato la decisione di tagliare 500mila barili al giorno. È una decisione storica perché un taglio non avveniva da 8 anni. Si passerà da 33 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni.

Perché è stata tagliata la produzione del petrolio?

È la stessa organizzazione a spiegarlo nel comunicato stampa:

Negli ultimi due anni il mercato mondiale del petrolio è stato testimone di molte sfide, provenienti soprattutto dal lato dell'offerta. Il risultato è stato questo: i prezzi si sono abbassati e la volatilità è aumentata. E soprattutto sia i Paesi esportatori di greggio sia le compagnie petrolifere hanno visto i ricavi ridursi drasticamente. E valutata la domanda e l'offerta mondiale di petrolio è stato deciso di fissare un tetto produttivo tra 32,5 e i 33 milioni di barili al giorno.
Algeri - 170a Conferenza OPEC.

Con questo accordo come cambia la produzione di petrolio?

Ci sono vinti e vincitori dopo questo patto. Ecco come cambierà la produzione giornaliera in alcuni dei principali Paesi aderenti all'OPEC:

  • Arabia Saudita: - 400mila barili
  • Emirati Arabi: - 150mila barili
  • Iran: + 50mila barili
  • Iraq: - 130mila
  • Libia e Nigeria: stessa quantità

Sono aumentate le quotazioni del petrolio

La "mossa" dell'OPEC ha sortito subito degli effetti in borsa. Infatti il giorno dopo l'accordo le quotazioni del petrolio sono aumentate del 6% portando il Brent a chiudere a circa 48 dollari al barile, per poi attestarsi sui 47 dollari. Quota vicina ai 50 dollari alla quale il petrolio, ormai da due anni, non riesce più a raggiungere. Ma, comunque, si è registrato un rialzo del greggio e questo era l'obiettivo dei Paesi esportatori del petrolio che a Vienna, il 30 novembre, ratificheranno ufficialmente il tetto di 32,5 milioni di barili al giorno.

Quali le conseguenze sui prezzi dei carburanti?

Dal monitoraggio di Staffetta Quotidiana, specializzato nelle fonti di energia, è emerso un immediato rialzo dei prezzi alla pompa. E questi aumenti, secondo Nomisma Energia, si registreranno anche in futuro.

Con 10 dollari al barile in più avremo un aumento dei carburanti di 10-15 centesimi, per la benzina torneremo dagli attuali 1,4 euro per litro a 1,55 euro, mentre per il diesel dai 1,3 euro verso 1,45 euro.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia intervistato da Repubblica il 29 settembre 2016

Quali le conseguenze sulle bollette della luce e del gas?

Come si sa il petrolio è l'indice di base per tutti i prodotti energetici, in particolare del gas. Quindi con un aumento del prezzo del greggio potrebbe rincarare il gas e di conseguenza anche il prezzo dell'energia elettrica, il costo MWh (Megawattora) è deciso dagli impianti a gas. Però c'è da dire che questa equazione non è più valida oggi come in passato perché il greggio non serve più per la produzione dell'energia elettrica e il mercato del gas è meno legato a quello "dell'oro nero". 

Bollette luce e gas, nel 2016 risparmi per 96 euro rispetto al 2015

I prezzi bassi sul mercato mondiale si riflettono nelle nostre bollette. Infatti l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha messo a confronto il 2015 con il 2016 e ha scoperto che una famiglia tipo quest'anno risparmierà 96 euro. 5 euro sulla bolletta della luce e e ben 91 euro su quella del gas. Nonostante, ha comunicato l'Autorità, dal primo ottobre il metano sarà più caro del 1,7%. Mentre il prezzo dell'energia elettrica diminuirà dell'1,1%.

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