Maxi-bolletta luce da 65mila euro. La storia spiegata punto per punto

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Un cittadino romano, Daniele Cametti Aspri, ha ricevuto da Acea Energia una maxi-bolletta dell'elettricità di 65mila euro. Il motivo? Il conguaglio di 10 anni. Ma il cliente deve pagare tutti questi soldi? La storia spiegata punto per punto.

maxi-bolletta elettricità 65mila euro

Il cittadino romano che ha ricevuto la maxi-bolletta dell'elettricità di 65mila euro

Call center: "Salve, sono di Acea Energia, lei ha chiamato il Numero Verde?"
Cliente: "Si"
Call center: "Il problema è stato risolto?"
Cliente: "No"
Call center: "Ah, posso chiederle come mai?
"
Cliente: "Ho ricevuto una bolletta da 65.000 euro, secondo lei è stato risolto?
"
Call center: "Ehm...no eh"
Telefonata chiusa bruscamente.

Purtroppo non è uno scherzo. È invece la storia di Daniele Cametti Aspri: è lui dall'altra parte della cornetta. Il 30 agosto 2016 ha ricevuto, da parte di Acea Energia, una bolletta per l'elettricità di 65.551,80 euro con scadenza il 19 settembre 2016. Una maxi-bolletta di 33 pagine: da Guinness dei primati in tutti i sensi! La motivazione? È il conguaglio di 10 anni per l'utenza dell'energia elettrica nella sua precedente abitazione. La società sostiene di aver fatto bene i conti:

In merito al caso del signor Cametti, Acea conferma l’esattezza dei calcoli inerenti i consumi effettivi e, di conseguenza, ribadisce la congruità dell’importo richiesto al cliente. La fattura deriva da un’ordinaria operazione di conguaglio a seguito della ricezioni da parte dei distributori dei consumi effettivi riguardanti un periodo di 10 anni, su una utenza elettrica di 6 KW e senza alcuna correlazione con il cambio di gestore operato dal cliente.

Acea Spa, Roma 5 settembre 2016

Che cos'è il conguaglio? Il conguaglio è un importo dovuto per pareggiare i conti con il fornitore. Concretamente il pareggio è relativo a consumi di energia passati ma non fatturati a causa di consumi stimati invece di essere effettivi.

Ecco la maxi-bolletta. "Mi sono disperato, ho visto vacillare la mia vita". Ma non deve pagare tutta la cifra

maxi-bolletta elettricità 65mila euro

La bolletta dell'elettricità di 65mila euro che ha ricevuto un cittadino romano

Il signor Cametti Aspri ha condiviso su Facebook sia la bolletta sia la sua reazione provata nel leggere la fattura inviatagli da Acea Energia.

Ho sempre pagato le mie bollette dell'elettricità e venerdì scorso mi è arrivato un conguaglio di 10 anni di fornitura per un totale di 65.551,80 euro. Non hanno mai effettuato una lettura del contatore!
Daniele Cametti Aspri

"Mi sono disperato, ho visto vacillare la mia vita quando ho letto quella cifra pazzesca", ha dichiarato il cittadino. Fortunatamente per lui c'è una prima buona notizia, non comunicatagli chiaramente dalla società che gestisce l'utenza elettrica. Non deve pagare tutta la cifra, perché può godere della prescrizione per i primi 5 anni. L'articolo 2948 del codice civile prevede che si prescrivano in cinque anni gli interessi e in generale tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi. D'istinto verrebbe da dire allora deve pagare la metà? Al momento non si può rispondere con esattezza perché il consumatore, ha dichiarato a Luce-Gas.itha inviato, attraverso l'avvocato, una lettera di diffida ad Acea Energia nella quale ha chiesto: 

  • Di avvalersi della prescrizione
  • Il ricalcolo della quota da pagare per i restanti 5 anni (i primi 5 sono prescritti)
  • I danni patrimoniali

Luce-Gas.it è venuto a conoscenza che, venerdì 9 settembre, Daniele Cametti Aspri ha avuto un incontro con il responsabile ufficio credito di Acea al quale ha detto: "Io voglio pagare la bolletta, ma voglio pagare il giusto". E ha avanzato le seguenti osservazioni:

  1. Perché il conto finale si basa su un'ultima lettura stimata?
  2. Se in 10 anni sono state effettuate solo tre letture come fa l'azienda, concretamente, a calcolare mese per mese i consumi effettivi?
  3. Perché da ottobre 2014 non mi è più stata recapitata la fattura?
  4. Se periodicamente mi fossero arrivate le bollette mi sarei accorto di un'eventuale perdita e/o avrei cambiato le mie abitudini di consumo
  5. Perché la società non ha mai effettuato la verifica del contatore? "Deve essere il cliente a chiederla", gli è stato risposto. E il cliente ha replicato: "Se non mi sono arrivate le bollette come avrei potuto valutare il corretto funzionamento dell'apparecchio?"

Mancata lettura: di chi è la colpa del cliente o del distributore?

In questa vicenda c'è un grave conflitto d'interessi. Il venditore, e colui che ha emesso la bolletta, è Acea Energia servizio di maggior tutela, mentre il distributore è Acea Distribuzione (che dal primo luglio ha cambiato anche nome in Areti). Le due società appartengono alla stessa holding. La normativa prevede l'obbligo del distributore di effettuare la lettura del contatore una volta al mese. E il venditore (Acea Energia) non ha affatto chiesto, costantemente, al distributore (Acea Distribuzione) le letture, nonostante sia stata multata dall'Antitrust, a giugno scorso, per 3,6 milioni di euro per pratiche aggressive nella fatturazione dei consumi.

Con questo conflitto d'interessi, invece di chiedere i conti alla società sorella Acea Distribuzione, Acea Energia preferisce rivolgersi solo al cliente, che si trova nei panni di Davide contro Golia. Nella vicenda raccontata sin qui la società di distribuzione non ha fatto neanche una lettura del contatore in 8 anni e mezzo, e la prima lettura avviene solo a novembre 2014! Il titolare dell'utenza non ha fatto le autoletture e così per tutti questi anni sono state emesse bollette su consumi stimati lontani dai consumi effettivi di energia elettrica. Ora il cliente ha deciso di cambiare casa ed è arrivata la "batosta".

Noi di Luce-Gas.it abbiamo analizzato la maxi-bolletta, consultabile online sulla pagina Facebook "La Grande Bolletta", e abbiamo scoperto che la cifra totale è frutto di un conguaglio fino al 21/10/2015 più una "normale" fattura, detta di acconto, basata su una stima dei consumi fino al 13/05/2015.

Maxi-conguaglio, maxi-consumi?
In base alla bolletta fornita da Acea, il cliente ha consumato di media ca 26 MWh all'anno, ossia 10 volte i consumi medi di una famiglia!.

Allora, al di là dei consumi "industriali" di questo cliente, emergono altre domande da rivolgere ad Acea Energia:

  • Perché ha aspettato quasi 2 anni per emettere la fattura di conguaglio quando si è accorta nel Novembre 2014 che i consumi reali erano superiori a quelli fatturati nei precedenti 8 anni?
  • Come ha costruito la stima per l'ultimo periodo? 7700 kWh di fattura di acconto stimata per il periodo Ottobre 2015-Maggio 2016 valgono circa 2.000 euro, non si poteva rilevare i consumi effettivi invece di affidarsi ad una stima, per una bolletta così alta, considerando il pregresso?

Dalla prima pagina della maxi-bolletta potete anche notare "la freddezza" di Acea Energia che si affida al burocratese per comunicare un pagamento di 65mila euro, così come se fosse una semplice fattura di 80 euro. Provate, per un attimo, a mettervi nei panni del cittadino Daniele: "Sono pronto a chiedere alla società anche il risarcimento per danni biologici", ci ha detto perché "lo stress mi ha causato danni psicofisici".  
In attesa di come andrà a finire la questione a livello legale, è bene che i consumatori conoscano i consigli per evitare di ricevere i maxi-conguagli.

Come evitare i maxi-conguagli?

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Come si fa l'autolettura al contatore

La storia di Daniele Cametti Aspri insegna che una bolletta pazza può essere recapitata a chiunque. I motivi possono essere diversi.

Un consiglio da seguire sempre per evitare di ricevere maxi-conguagli è verificare in bolletta che i volumi fatturati siano rilevati e non stimati. Altrimenti, il cliente dovrà periodicamente fare le autoletture. A questo proposito è consigliabile scegliere un fornitore che consente di fare le autoletture, via telefono, internet o tramite mail. Infine per vedere se i consumi corrispondono effettivamente alla situazione reale, è possibile confrontare i dati riportati sulla bolletta con i risultati del nostro simulatore di consumi. Se ci si rende conto di consumare molto di più, sarà il caso di controllare gli elettrodomestici e le abitudini.

Inoltre, in questa nostra guida abbiamo spiegato che una maxi-bolletta si può verificare per un errore di fatturazione o perché non si approfitta, quando si ha diritto, della tariffa agevolata per i residenti. Una situazione purtroppo non applicabile al cittadino oggetto della suddetta maxi-bolletta in quanto titolare di un'utenza domestica di 6 kW quando la tariffa agevolata D2 impone di avere una potenza non superiore a 3 kW. Inoltre i costi delle fatture possono lievitare anche perché si è scelto un'offerta inadeguata ai propri consumi o semplicemente la tariffa non è conveniente.

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