Offerte luce e gas: chi sono i più bravi risparmiatori tra inglesi e italiani?

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Su richiesta dell'Autorità per l'energia inglese, l'Antitrust britannica ha realizzato un'indagine sul mercato dell'energia e sono emerse le seguenti criticità nel segmento retail: il 56% dei consumatori domestici non ha mai cambiato fornitore e il 34% non ha mai preso in considerazione l'idea di passare a una tariffa più economica.

Ogni mondo è paese. Chissà se l'adagio vale anche per gli inglesi in merito alla gestione dell'utenza elettrica e del gas e alla loro capacità di risparmiare scegliendo la tariffa più conveniente. Il confronto Italia-Inghilterra sul campo del mercato domestico dell'energia è emerso da un'indagine commissionata dall'OFGEM (l'Autorità britannica garante del mercato del gas e dell'elettricità) alla CMA (l'Antitrust inglese). A fine marzo 2014 l'OFGEM ha pubblicato un'analisi sulla competitività dei mercati retail dell'energia. A causa delle criticità e delle anomalie rilevate nelle dinamiche competitive ha inviato una segnalazione all'Antitrust per avviare un'indagine a più ampio spettro.

L'indagine sul mercato retail in Inghilterra

È stato sorprendente notare dall'indagine l'incapacità di risparmiare sulle bollette della luce e del gas da parte della maggioranza dei consumatori inglesi.
Roger Witcomb della CMA (l'Antitrust inglese) 7 luglio 2016

L'Energy Market Investigation è la più completa indagine sul mercato dell'energia mai realizzata dai tempi della liberalizzazione del settore avvenuta nel 2002 in Inghilterra e iniziata alla fine degli anni '80 con Thatcher. Nelle 500 pagine del report sono emerse notevoli similitudini con il comportamento dei consumatori italiani.

I soldi spesi dai consumatori inglesi negli ultimi 6 anni

In Inghilterra dal 2014 a gennaio 2016 il 70% dei 7000 consumatori del campione ha speso circa 1.200 sterline l'anno per pagare la tariffa standard applicata dai sei maggiori operatori del Paese. È la tariffa di default (corrisponde alla nostra tariffa di maggior tutela), nonostante siano passati 15 anni dalla completa liberalizzazione del mercato dell'energia. Questi risultati sono stati presentati in Italia, giovedì 7 luglio 20016, durante un convegno organizzato dall'Acquirente Unico come contributo al dibattito sulla finalizzazione, nell'estate 2018, del mercato libero anche nel nostro Paese.

Nell'illustrare i dati Roger Witcomb, dell'Antitrust britannica, ha detto che chi passa dalla tariffa standard a una più economica potrebbe risparmiare circa 300 sterline l'anno.

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I dati presentati in Italia

Chi sono gli inglesi che pagano le bollette più care?

Dal report si è notato che pagano le bollette più alte i consumatori domestici meno attivi, perché gli operatori li considerano clienti ormai garantiti ai quali praticano una discriminazione di prezzo. Appartengono alla categoria di consumatori "pigri" i giovani dai 18 ai 35 anni e chi abita in affitto e negli alloggi messi a disposizione dalle autorità locali. In generale dall'ampia indagine si è scoperto che a spendere più soldi per le bollette di luce e gas sono gli anziani, chi non ha accesso a internet e le persone con un basso livello di reddito o educazione.

"La partita Italia-Inghilterra sul campo delle bollette di luce e gas è finita in parità"

L'incontro, in cui è stata presentata l'indagine del mercato domestico dell'energia inglese, è terminato con l'intervento del presidente dell'Autorità italiana per l'energia elettrica e il gas. Guido Bortoni ha dichiarato che il modello inglese non è superiore a quello italiano e né viceversa, perché entrambi hanno dei punti di forza e delle criticità. I punti di forza del sistema inglese sono: la chiarezza nella fatturazione e la certificazione dell'Autorità dei comparatori delle tariffe. Diverse, invece, sono le novità introdotte nel mercato italiano e messe in evidenza dal presidente Bortoni: il sistema informatico integrato (l'anagrafe) gestita dall'Autorità italiana, i nuovi contatori open meter e la bolletta 2.0 più comprensibile al consumatore medio. Così respirando l'atmosfera degli Europei di calcio, Guido Bortoni ha concluso dicendo che il match tra i due Paesi è finito 1 a 1.

I 4 rimedi per migliorare il mercato domestico dell'energia

L'indagine inglese è stata realizzata in due anni, nel primo gli analisti hanno individuato i problemi vissuti dai consumatori, mentre nel secondo hanno stilato trenta rimedi per rendere più dinamico ed efficiente il mercato britannico. Queste soluzioni sono sintetizzabili in 4 punti.

  1. Generare la concorrenza, ossia creare un contesto realmente competitivo per ridurre il prezzo delle bollette per esempio attraverso i portali online di comparazione dei prezzi
  2. Difendere i consumatori più deboli
  3. Migliorare il sistema, per esempio creando un database dei problemi segnalati dai consumatori
  4. Aumentare il coinvolgimento dei consumatori. Come in Italia, anche in Inghilterra il cliente dovrebbe diventare più attivo, più informato, più responsabile, più protagonista delle dinamiche del mercato, in questo modo sarà in grado di scegliere la tariffa più adatta alle proprie esigenze e, al tempo stesso, potrà anche risparmiare. Altrimenti sarà l'Autorità a stimolare l'interesse degli utenti con un'altra banca dati dei clienti domestici inattivi da almeno 3 anni che potranno ricevere per posta le offerte più idonee.

Per tutto l'incontro non si è fatto altro che ripetere "Se non sceglie il consumatore, sarà un altro a farlo a sue spese..."

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