COP 21: si riuscirà a salvare le sorti del cambiamento climatico?

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Ci svegliamo con una buona notizia dalla Cop21: l’istituto di ricerca Tyndall Centre for Climate Change Research dell'università East Anglia rileva un calo nella quantità di emissioni di anidride carbonica dello 0,6%. A guidare le diminuzione è l’addio graduale al carbone da parte della Cina, quantificabile secondo le previsioni attorno al 4% nel 2015.

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Cop 21: prevista domani la consegna dell'accordo effettivo.

Sull'onda di questa buona notizia proseguono le trattative sul clima della COP 21 a Parigi, dove la palla è ora passata ai ministri dell’ambiente dei paesi partecipanti a cui è affidato il compito di disegnare l’accordo effettivo.

L’accordo muoverà i passi dalla bozza dei negoziati emersa dal tavolo di discussione dei tecnici lo scorso 5 dicembre. Sono però ancora presenti punti di disaccordo, che non spengono però l’ottimismo per la buona risoluzione dell’accordo.

Quali i punti su cui si stenta a trovare intesa?

  • La soglia di contenimento del riscaldamento globale di 2 o 1,5 °C;
  • Il finanziamento dei piani d’intervento contro il cambiamento climatico;
  • L’obiettivo di lungo periodo di azzeramento di emissioni di gas serra.

Su questi aspetti dunque ora saranno i ministri a pronunciarsi, i quali entro oggi dovranno concludere i negoziati e redigere l’accordo effettivo per domani 10 dicembre. La cerimonia per la firma ufficiale dell’accordo verrà organizzata nel 2016 dalle Nazioni Unite.

...ed al di là dei negoziati?

Oltre le trattative ufficiali, la COP 21 è costellata di eventi paralleli, quali conferenze, mostre ed eventi a cui è dedicato un intero spazio che prende il nome di Espaces Générations climat. Un centinaio di stand, una ventina di mostre dedicate, conferenze e dibattiti su temi climatici a cui hanno accesso tutti i cittadini affinché il dibattito sul clima non resti chiuso tra le mura istituzionali, ma scenda in strada per parlare a tutti!

Dopo il giorno dedicato alle foreste, all’agricoltura, agli oceani ed all’educazione climatica il 7 dicembre è stato il giorno della sostenibilità e dell’efficienza energetica.

L’energia sostenibile è una delle soluzioni alla crisi climatica!

Il settore energetico rappresenta più dei due terzi delle emissioni globali di gas serra. Intervenire dunque su questo settore rappresenta un punto cruciale per il mantenimento del riscaldamento globale entro i 2°C.

Come si legge nel programma del giorno della COP 21, il processo di transizione del settore verso la sostenibilità e l’efficienza energetica passa per tre punti fondamentali:

  • Incrementare la ricerca e lo sviluppo tecnologico del settore energetico;
  • Coinvolgere in quest’ottica tutti gli attori mondiali operanti nel settore;
  • Mobilitare i fondi necessari per consentire la transazione in direzione della sostenibilità ambientale.

Qualcosa già si muove!

Il business delle rinnovabili non è mai stato così forte. Ad oggi le rinnovabili rappresentano le fonti più competitive in molte parti del mondo e incidono fortemente sulla capacità d’aumento dell’efficienza del settore energetico globale.

Dalla Cop 21 emerge che entro il 2020 la Francia è pronta ad investire in Africa 2 miliardi di dollari per lo sviluppo di energie rinnovabili e 6 miliardi di euro nella rete elettrica. Mentre 5 miliardi di euro sono stati inseriti nel piano di difesa delle foreste da parte di Germania, Norvegia e Gran Bretagna. Questi sono una piccola parte degli sforzi necessari nel complesso.

E l’Italia?

La consapevolezza dell’urgenza di un accordo unanime e concreto arriva anche dall’Italia, attraverso le parole del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, durante il suo intervento nella sessione plenaria della Cop 21.

L’Italia aumenterà il proprio contributo per la finanza internazionale per il cambiamento climatico fino a 4 miliardi di dollari negli anni tra il 2015 e il 2020 e si impegnerà per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Africa. - Gian Luca Galletti

L’impegno italiano dunque c’è; come c’era ai tempi della sottoscrizione del Protocollo di Kyoto, firmato e rispettato dall’Italia centrando l’obiettivo della diminuzione delle emissioni di gas serra del 20%.

L’accordo è vicino?

Da più parti arrivano incitamenti all’accordo finale e non solo da parte di capi di stato. Anche papa Francesco al termine della recita dell’Angelus ha dedicato un pensiero ai cambiamenti climatici ed alla Cop 21, esortando tutti ad un impegno concreto per il bene di tutti e del nostro futuro.

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