Morosità della bolletta dell'acqua: quando avviene la sospensione e come fare la riattivazione

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Morosità Acqua e sospensione bolletta
Cosa succede se pago in ritardo una bolletta dell'acqua?

Se non paghi per tempo le bollette dell'acqua ricevi un primo preavviso entro 10 giorni con il bollettino per effettuare il saldo. Dopo altri 25 giorni verrai messo in mora. Passati non meno di 40 giorni, il gestore può sospendere o limitare la fornitura.

Vediamo quali sono le tempistiche per la sospensione dell'acqua, cosa fare in caso di ritardo nel pagamento e quanto si deve pagare per riattivare l'utenza dell'acqua, anche nel caso tu fossi un nuovo inquilino (quindi estraneo al debito).

Quando avviene la sospensione dell'acqua?

La sospensione o limitazione dell'acqua avviene dopo un primo preavviso di 10 giorni e la successiva messa in mora.

Cosa succede se si paga in ritardo la bolletta dell'acqua?

Il pagamento della bolletta dell'acqua in ritardo comporta l'applicazione del tasso di interesse legale.

Come riattivare la fornitura dell'acqua?

La riattivazione dell'acqua avviene generalmente entro due giorni dopo il pagamento di quanto dovuto.

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A cosa si va incontro se non si paga la bolletta dell'acqua?

Prima di procedere con la sospensione della fornitura, il gestore invia un preavviso al cliente. Vediamo allora quanto tempo passa prima che l'acqua venga staccata.

  1. Dopo 10 giorni dalla scadenza della bolletta, il gestore manda all'utente un sollecito bancario di pagamento tramite PEC o raccomandata con avviso di ricevimento.
  2. Se la bolletta non viene pagata, trascorsi 25 giorni dalla data di scadenza, l'utente viene messo in mora. Il cliente riceve una raccomandata con gli estremi della bolletta da pagare con il preavviso di chiusura e i modi per evitare la sospensione. Nel preavviso di mora è sempre indicata la scadenza oltre la quale l'acqua viene interrotta dal gestore (sempre che il pagamento non avvenga nel frattempo). Il termine massimo non può essere inferiore a 40 giorni solari, calcolati dalla data di ricevimento del sollecito bancario da parte dell'utente.
  3. Passata la data del termine ultimo senza aver pagato e aver aderito a un piano di rateizzazione, il gestore potrà utilizzare il deposito cauzionale versato dal cliente in precedenza come pagamento (l'importo è segnalato nel contratto). Se il debito è superiore, possono partire le procedure di limitazione, sospensione o disattivazione della fornitura.

Come si decide se la fornitura viene limitata o sospesa?

Per le utenze domestiche residenti, si può procedere con la sospensione della fornitura solo dopo aver accertato l'impossibilità dell'operazione di limitazione. Quest'ultimo è un processo che comporta l'installazione di un apparecchio, il riduttore di flusso, che abbassa la quantità d'acqua erogabile a 50 litri al giorno, considerato il quantitativo minimo ideale. Nei casi in cui si debba procedere con la sospensione, il gestore invia apposita comunicazione al cliente.

Per la chiusura, il gestore rimuove il contatore dell’acqua o appone dei sigilli, che non possono essere in alcun modo modificati o tolti. La manomissione del contatore comporta il pagamento delle spese per richiuderlo, del costo dell'acqua nel frattempo consumata e degli eventuali ulteriori danni. Il gestore potrebbe inoltre anche denunciare l'accaduto, se viene riscontrato il fatto doloso.

Quando non può essere sospesa la fornitura per morosità?

La fornitura non può essere sospesa e disattivata alle cosiddette "utenze non disalimentabili", cioè chi tra i clienti privati beneficia del bonus acqua, agevolazione fiscale voluta dal Ministro dell’Ambiente e gestita dai Comuni. Quindi sono previste delle riduzioni sulle bollette idriche per le famiglie con disagio economico: se rientri nei requisiti, quindi, potrai ottenere questi benefici anche se non paghi la bolletta.

Cosa succede se pago la bolletta dell'acqua in ritardo?

Se il pagamento della bolletta dell'acqua avviene in ritardo il gestore può chiedere di pagare, oltre a quanto dovuto in fattura:

  • gli interessi di mora, calcolati a partire dal giorno di scadenza. Corrispondono al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea maggiorato del 3,5%;
  • il costo di spedizione del sollecito bonario e dell'eventuale messa in mora;
  • le spese di sospensione/disattivazione e quelle di riattivazione della fornitura.

Esistono inoltre alcune eccezioni che possono aumentare o diminuire l'importo da pagare:

  • oltre a quelli citati, il gestore può richiedere anche i costi sostenuti per l'intervento di limitazione della fornitura, comprese le spese legate all'installazione del limitatore. Ciò accade quando il debito è più del triplo dell'importo dovuto nell'anno precedente per i consumi in fascia agevolata, oppure quando l'utente è in mora nei 18 mesi antecedenti, o quando nei due anni prima non ha saldato la morosità;
  • agli utenti titolari di bonus acqua possono essere richiesti solo gli interessi di mora, il costo di spedizione del sollecito bonario e dell'eventuale messa in mora.

Una volta effettuato il pagamento, il cliente deve comunicarlo il prima possibile al gestore, in modo tale da evitare la sospensione della fornitura. Nella bolletta è sempre indicata la modalità per rendere noto il pagamento avvenuto.

Ho già pagato! Cosa devo fare?

Talvolta può capitare che al fornitore non risulti il saldo della bolletta che però di fatto è già avvenuto. In questo caso, potrai semplicemente presentare la fattura con allegata la ricevuta di pagamento per dimostrare la tua posizione. Proprio per questo motivo è fondamentale tenere a portata di mano le fatture dell'acqua (ma anche di luce e gas). Nello speciale su quanto conservare le bollette puoi scoprire quali sono le tempistiche corrette per ogni tipo di utenza.

Come faccio a rateizzare la bolletta dell'acqua?

In caso di morosità è possibile rateizzare una bolletta dell'acqua non pagata. Questi i punti cardine da conoscere:

  • per procedere, l'utente deve pagare la prima rata almeno cinque giorni prima della data indicata come ultimo termine di pagamento nella costituzione di messa in mora;
  • il piano di rateizzazione ha una durata minima di 12 mesi, a meno che non si arrivi a intese differenti che devono essere messe per iscritto. Salvo accordi tra utente e gestore, le rate non sono cumulabili e hanno una frequenza pari a quella di fatturazione;
  • nel caso in cui il cliente non salda una rata, l'importo può essere maggiorato degli interessi di mora. Se previsto dal piano, l'utente dovrà saldare l'intero debito entro 20 giorni dalla scadenza della rata non pagata. Qualora ciò non accada, la società di gestione può procedere con limitazione, sospensione o disattivazione della fornitura senza altri preavvisi.

Come fare la riattivazione dell'acqua dopo la morosità?

La riattivazione del servizio dell'acqua avviene una volta eseguito il saldo, entro i termini previsti. Comunica perciò l'avvenuto pagamento delle spese via fax, mail o recandoti presso uno sportello dell'ente.

Di solito, il tempo massimo di riattivazione a seguito di morosità è di 2 giorni feriali. Se la richiesta perviene dopo le 18:00, il gestore può considerarla ricevuta il giorno successivo. In caso di ritardi, la società responsabile deve versare all'utente un indennizzo di 30 euro.

Il cliente moroso non può comunque pretendere il risarcimento di eventuali danni dovuti alla sospensione del servizio. Se il gestore ha risolto il contratto, lo stesso cliente deve provvedere al pagamento sia della bolletta sia delle altre somme dovute e deve stipulare un nuovo contratto di fornitura, con il relativo costo di subentro o voltura.

Quant'è il costo per la riattivazione dell'utenza sospesa per morosità?

Il cliente dovrà pagare sia la bolletta non saldata sia le spese legate alla procedura, come il costo della chiusura, le spese postali del sollecito di pagamento e non solo. Il costo complessivo, pertanto, dovrà considerare:

  • l'importo della bolletta non pagata;
  • gli eventuali interessi legali e di mora;
  • il corrispettivo per la chiusura e la riapertura (solo se l'utenza è stata sospesa);
  • eventuali spese per il nuovo contratto se il contratto è stato chiuso dal gestore.

Come fare la riattivazione dell'utenza dell'acqua se sono il nuovo inquilino?

Quando un'utenza viene cessata per morosità, il cliente deve provvedere alla sua riattivazione. Se la morosità è stata addebitata al vecchio inquilino, il nuovo intestatario non è tenuto a pagarla. Quest'ultimo dovrà stipulare un nuovo contratto di fornitura a suo nome e pagare le spese per la riattivazione. A volte il gestore richiede al nuovo inquilino una dichiarazione di estraneità al precedente debito.

In caso di stipula di un nuovo contratto, l'intestatario, sia nel caso in cui sia il responsabile della morosità o meno, deve sostenere i seguenti costi:

  • deposito cauzionale;
  • corrispettivo per la riapertura dell'utenza;
  • eventuali bolli.

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Il condominio può staccare l'utenza dell'acqua morosa?

Nei palazzi spesso il contratto tra il gestore e l'utente finale avviene per mezzo dell'amministratore di condominio. In questo caso c'è un contatore generale che misura il consumo totale dell'acqua e tanti contatori per ogni appartamento per il consumo individuale.

Se un condomino non paga la bolletta dell'acqua tramite il condominio, si può procedere alla sospensione delle utenze qualora sussista una morosità per più di sei mesi.

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