Ripartizione acqua in condominio con contatori divisionali: come si calcola?
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- Abano Terme(35031)
- Abbadia Cerreto(26834)
- Abbadia Lariana(23821)
- Abbadia San Salvatore(53021)
- Abbasanta(09071)
Se c'è un unico contatore dell'acqua per più utenze di un palazzo o di una casa multifamiliare è necessario suddividere le spese della bolletta. Il costo dei singoli misuratori per la ripartizione dei consumi parte da circa 20 euro: nei condomini, la spesa è a carico dei singoli condomini.
Il contatore di ripartizione di consumo dell'acqua consente di evitare abusi e possibili comportamenti scorretti che nascono dal frazionamento delle spese. Ciò vale per condomini, ville multifamiliari e immobili condivisi. Scopriamo allora tutti i dettagli su questi apparecchi, oltre che sui modi per suddividere i consumi tra più utenti.
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Come si ripartisce il consumo dell'acqua?
In alcune situazioni esiste un solo contatore dell'acqua che serve più famiglie: si tratta dei cosiddetti contatori divisionali. La consegna e la misurazione sono perciò effettuate con un unico punto di prelievo per più utenze raggruppate. Ciò può avvenire in specifici casi che indichiamo di seguito.
- Quando è legale avere più unità di consumo allacciate a un unico contatore?
- In un condominio di un palazzo;
- Se si abita in una villa plurifamiliare;
- In presenza di un immobile suddiviso.
Un singolo contatore, scendendo nel dettaglio, è possibile ritrovarlo in una grande casa dove, con il passare del tempo, sono andate a vivere più famiglie, ristrutturando e suddividendo gli spazi.
Un altro possibile caso lo si ha quando un singolo immobile viene suddiviso in modo tale da creare due piccoli appartamenti. Le soluzioni, quando si tratta di poche utenze che condividono il contatore, sono due:
- procedere all'allacciamento di singoli contatori per ogni unità abitativa. In questo modo, le utenze saranno completamente separate e riceveranno bollette distinte;
- investire nell'installazione di contatori di ripartizione dell'acqua privati. In questo secondo caso sarà presente un contatore generale, con una sola bolletta che verrà suddivisa in base al consumo registrato dagli apparecchi di ripartizione.
In un condominio la seconda opzione è l'unica possibile, in quanto sarebbe impensabile allacciare ogni singolo appartamento alla rete idrica. Inoltre, come vedremo meglio in seguito, c'è da ricordare che anche il Codice civile stabilisce che il frazionamento delle spese debba avvenire in base all'effettivo consumo di ogni singola unità immobiliare.
Cosa fare se ci sono due edifici vicini ma distinti?
In presenza di due immobili vicini tra di loro ma allo stesso tempo ben distinti, la soluzione migliore sarebbe quella di far installare un contatore dell'acqua supplementare dal gestore locale. Si entra quindi nell'ambito dell'operazione di allaccio dell'utenza idrica, con la quale si monta un nuovo misuratore. A seguito di ciò si può procedere con la sottoscrizione del contratto, accettandone le condizioni generali. Così facendo dà il via all'attivazione dell'utenza e all'erogazione vera e propria del servizio.
È obbligatorio installare i contatori di ripartizione?
È previsto l'obbligo di installare dei contatori di ripartizione del consumo dell'acqua per ogni singola unità abitativa dei condomini. La disciplina legislativa, in questo ambito, vede un riferimento fondamentale nel D.L. n.152 del 3 aprile del 2006, con il quale il concetto viene rafforzato, allargandolo anche alle attività produttive e terziarie.
Il montaggio dei contatori di ripartizione può essere richiesto da ogni condomino. La domanda può essere avanzata in assemblea condominiale oppure anche per vie legali, tramite un'ordinanza, se viene mostrata una disapprovazione da parte di altri inquilini. Dopo l'installazione, la bolletta dell'acqua sarà una sola, relativa all'intero condominio. Le spese dovranno essere frazionate secondo i consumi registrati, che dovranno essere comunicati all'amministratore.
Per identificare il proprio misuratore di solito vengono apposte delle targhette vicino la tubazione con indicato il numero del relativo interno o il proprio nome.
Quanto si paga per installare un contatore di ripartizione per il consumo dell'acqua?
L'installazione del contatore di ripartizione dell'acqua deve essere portata a termine a proprie spese. Il costo cambia a seconda dell'apparecchio:
- i modelli più semplici di norma registrano un prezzo intorno ai 20 euro;
- i dispositivi più complessi, con trasmissione radio wireless e altre tecnologie avanzate, possono arrivare anche a 200 euro.
A questo importo si dovrà aggiungere la spesa per i lavori di installazione, che richiedono una ventina di minuti, e per eventuali altri materiali (raccordi di tubazioni ecc.). Nei condomini l'installazione viene di solito effettuata dall'idraulico nella stessa giornata, in modo tale da risparmiare sulla spesa per la manodopera.
Sai che esiste un bonus idrico?Dopo l'installazione dei contatori, arriva il tempo di pagare le fatture. Per alleggerire la spesa è previsto un bonus acqua, agevolazione fiscale gestita dai comuni che prevede sgravi sulle bollette idriche per le famiglie in situazioni di disagio economico.
Come dividere il costo dell'acqua in un condominio?
Pensiamo al caso di un condominio che dispone di un contatore di ripartizione e specifici misuratori per le varie unità abitative. Come si dividono i costi dell'acqua? Consideriamo i consumi di tipo sanitario:
- per l'acqua utilizzata negli spazi comuni (per la pulizia delle scale, la cura del cortile e così via) il costo viene ripartito tra tutti i condomini in base alle tabelle millesimali, cioè alla grandezza dei vari appartamenti;
- per gli spazi privati, il conteggio è suddiviso in base al consumo delle unità immobiliari, in base ai singoli misuratori.
Il discorso è simile quando si valuta la ripartizione del consumo dell'acqua per il riscaldamento. In particolare:
- se il riscaldamento è centralizzato, sarà necessario che i condomini posseggano strumenti di misurazione accurati per determinare il consumo di ciascuna abitazione;
- in mancanza di accessori per la misurazione si procederà al conteggio delle quote millesimali.
Nel caso siano presenti apparecchi per la misurazione approfondita, il Codice civile stabilisce che dovranno essere necessariamente utilizzati questi ultimi per la ripartizione dei consumi.
Ripartizione acqua condominio senza contatori: qual è la fonte di legge?
L'articolo 1123 del Codice Civile, secondo il quale le spese per la conservazione e il godimento delle parti comuni di un edificio, oltre che le prestazioni dei servizi per l'interesse comune, devono essere sostenute in misura proporzionale al valore della proprietà. Tuttavia, in presenza di contatori individuali, i condomini sono tenuti a comunicare i loro consumi all'amministratore per una misurazione più precisa.
Qual è la spesa per staccarsi dal contatore acqua condominiale?
I costi per staccarsi dal contatore dell'acqua condominiale dipendono da fattori di tipo tecnico. Tra questi rientrano il tipo di contatore, la complessità dell'intervento e le eventuali opere murarie da completare.
L'operazione assume particolare rilievo quando la fornitura di acqua comune viene utilizzata per il riscaldamento. Scendendo nel dettaglio, secondo quanto stabilito dell'articolo 1118 del Codice civile, è possibile rinunciare all'impiego della caldaia centralizzata, a patto che questo distacco non crei squilibri o aggravi di spesa agli altri condomini. È un'operazione che può essere compiuta in autonomia, senza l'approvazione dell'assemblea condominiale. Va detto però che, allo stesso tempo, non ci si può sottrarre dal contribuire alle spese comuni, come si legge nella fonte citata:
Il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni. Il condomino non può sottrarsi all’obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la destinazione d’uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto da leggi speciali.
Articolo 1118 del codice Civile
Le spese di conservazione possono includere tutti quei servizi che coinvolgono parti comuni che interessano altri condomini, ad esempio acquedotto, depurazione e fognatura.
Fonti da consultare
Articolo 1123
Leggi l'articolo 1123 del Codice Civile.
Articolo 1118
Leggi l'articolo 1118 del Codice civile
D.L. n.152
Leggi il testo del D.L. n.152 del 3 aprile del 2006