Eclissi del 20 marzo: potrebbe davvero spegnerci la luce?

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Nell'immaginario collettivo popolare l'eclissi di sole era foriera di sventura. Nel 2015 l'eclissi continua a preoccupare ma stavolta per motivi scientifici: l'impatto sul sistema elettrico include il rischio di black out.

Dove e quando averrà l'eclissi?

Un'eclissi totale in alcune isole del Nord dell'Atlantico...

Pochi saranno i fortunati a poter sperimentare l'eclissi totale del 20 marzo: il cono d'ombra passerà nel Nord dell'Oceano Atlantico e la luna oscurerà totalmente la luce del sole solo nelle isole Faroe e nelle Spitzberg, rispettivamente 49.000 e 3.000 abitanti.

...ma ben visibile nel resto dell'Europa

Come si nota dallo schema fornito dal Nautical Almanach Office di Sua Maestà, tra Marocco e Russia tutta l'Europa sarà raggiunta dalla penombra venerdì mattino. In Italia il sole sarà parzialmente nascosto, tra il 65% a Nord e il 50% a Sud. Il fenomeno durerà un paio d'ore con un oscuramento massimo in Italia intorno alle 10.30.

Città Oscuramento massimo / Ora Ora di inizio - Ora di fine
Milano 65% / 10:32:06 9:24 - 11:44
Roma 54% / 10:31:13 9:23 - 10:42
Palermo 44% / 10:26:35 9:21 - 11:36

2015, l'eclissi di Sole torna a preoccupare

Le eclissi sono un fenomeno naturale ben conosciuto e abbastanza comune a livello planetario. Infatti, l'eclissi del 20 marzo sarà la 9a eclisse totale del XXI secolo, non un evento eccezionale a prima vista. La novità non è quindi l'eclissi ma il suo impatto sui sistemi elettrici europei, diventati nel giro di pochi anni molto più dipendenti dall'energia fotovoltaica.

La 1a eclissi del periodo delle energie rinnovabili

Secondo uno studio dell'ENTSOE, l'associazione europea dei gestori dei sistemi di trasmissione di elettricità, di cui fa parte l'italiana Terna, in Europa al momento dell'eclissi del 20 marzo saranno in funzione 89 GW di capacità di produzione fotovoltaica, di cui 20 GW in Italia, seconda dopo la Germania, campionessa assoluta con 40 GW. Di conseguenza, in caso di condizioni metereologiche ottimali, l'eclissi del 20 marzo comporterà la "cancellazione" temporanea di ca. 35 GW, ossia l'equivalente di 80 impianti a gas di media dimensione. Un impatto significativo che richiede contromisure per evitare un blackout, in particolare in Germania e in Italia, i due paesi più esposti.

Nel 2014 in Italia, la produzione fotovoltaica è aumentata del 10% rispetto al 2013 ed ha coperto il 7,5% della richiesta nazionale di elettricità. (Fonte: Terna)

Le misure prese contro il rischio di blackout

L'eclissi non coglierà impreparati i gestori di rete (TSO). L'evento è stato anticipato e le modalità di gestione sono state coordinate al livello europeo. In particolare, in base alle previsioni meteorologiche per il giorno dell'eclissi, ogni TSO stimerà i suoi bisogni di capacità e condividerà con i suoi partner europei l'eventuale surplus disponibile o deficit da coprire.

L'eclissi rappresenta una sfida particolarmente complessa per i gestori delle reti per via della velocità alla quale cambierà la produzione fotovoltaica, di 4 volte superiore rispetto ad un normale cambio giorno/notte.
In Italia, la produzione fotovoltaica si ridurrà al ritmo massimo di 110 MW al minuto per poi risalire ancora più velocemente, fino a 160 MW al minuto.

Il giorno stesso, i TSO europei prenderanno le dovute cautele al fine di sincronizzarsi e, in caso di necessità, sarà attivato un centro di crisi per il coordinamento operativo per gestire le previsioni di produzione fotovoltaica e il bilanciamento dei sistemi elettrici dei vari paesi.

A livello nazionale, ogni gestore si potrà appoggiare sugli impianti tradizionali più flessibili, come le centrali idroelettriche e le centrali a gas. Con un adeguato programma di produzione, questi impianti saranno in grado di sostituire il calo improvviso ma temporaneo della produzione fotovoltaica e di garantire così l'equilibrio del sistema elettrico nazionale.

Per segnalare un guasto sulla rete elettrica
Puoi contattare il servizio di pronto intervento del distributore locale.

Per chi non avrà la fortuna di essere in gita nelle isole Faroe venerdì prossimo, vi lasciamo con un video ricordo dell'ultima eclissi totale del 1999.

 

Ultime novità sull'eclissi

Come indicato da Assoelettrica nel suo blog, Terna ha previsto le seguenti misure:

  • Venerdì 20 marzo verranno disconnessi dalla rete gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 100 kW ed allacciati in media-tensione (ca. il 35% della capacità fotovoltaica)
  • Le linee di interconnessione con l'estero saranno tenute disponibili per la cooperazione con altri TSO (di solito sono utilizzate per permettere agli operatori commerciali di ottimizzare i flussi tra i vari mercati nazionali)
  • Come anticipato, le centrali termoelettriche convenzionali di riserva saranno attivate
  • Gli impianti idroelettrici di pompaggio saranno usati per produrre e compensare la potenza persa dal fotovoltaico all'inizio dell'eclissi e successivamente per assorbire energia (pompare acqua verso i bacini) una volta passata l'eclissi, in modo tale da contro bilanciare la riattivazione degli impianti fotovoltaici.

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