Energia e clima, gli Stati Uniti secondo Trump

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Rilanciare le fonti fossili e trasformare gli Stati Uniti in un Paese indipendente dal punto di vista energetico. Queste sono solo alcune delle promesse che Donald Trump ha fatto in campagna elettorale. Ecco come potrebbero cambiare le politiche degli Stati Uniti su energia e clima con il nuovo presidente eletto.

Trump energia clima

Donal Trump durante un comizio

Donal Trump, il neo presidente eletto degli Stati Uniti, non preoccupa solo i mercati finanziari, le centinaia di americani che hanno protestato in strada contro la sua elezione, e il presidente della Commissione europea, solo per fare alcuni esempi, che ha detto: "Non conosce il mondo, servono due anni perché impari". Sono impensieriti anche gli ambientalisti, perché le promesse del magnate in campagna elettorale vanno nella direzione opposta a un mondo sempre più ecosostenibile. 

Le promesse (pericolose per l'ambiente) di Trump su clima e l'energia

  1. Cancellare il "Clean Power Act".
  2. Ridare vita alla politica estrattiva del gas, del petrolio e del carbone. 
  3. Non rispettare l'accordo di Parigi sul riscaldamento globale.

"I cambiamenti climatici? Una bufala cinese!" Basterebbe solo questa frase per sintetizzare il Trump-pensiero sugli argomenti climatici ed energetici. Al momento possiamo solo analizzare cosa ha promesso di fare, in campagna elettorale, sul tema, in attesa di vedere quali politiche, realmente, metterà in campo dal 20 gennaio 2017, giorno del suo insediamento alla Casa Bianca.

Eliminare il programma di riduzione delle emissioni di CO₂ e l'Agenzia di controllo

Potrebbe iniziare con il buttare via quanto di buono fatto da Obama. Per esempio, Trump ha dichiarato di voler cancellare il Clean Power Act, il programma per la riduzione delle emissioni nel settore energetico, un accordo ottenuto, con difficoltà, dall'attuale presidente degli Stati Uniti.

Ma, stando a quanto scritto nel programma elettorale del vincitore delle ultime elezioni americane, questo accordo è costato solo un sacco di soldi, facendo, tra l'altro aumentare le bollette dell'elettricità dei cittadini, senza produrre benefici all'ambiente. Inoltre il tycoon ha detto di eliminare l'agenzia per la protezione ambientale e tutte le restrizioni in materia di energia. 

Come dire per lui le regolamentazioni volte a proteggere la "salute" del pianeta non interessano, anzi sarebbero dei vincoli e dei freni all'economia statunitense, che lui ha promesso di rilanciare a tutti i costi. E sembrerebbe anche a discapito dell'ambiente. 

Rilanciare l'estrazione del gas, del petrolio e del carbone.

Trump ha due obiettivi:

  1. trasformare gli Stati Uniti in un Paese indipendente dal punto di vista energetico e addirittura farne un forte esportatore, creando così nuovi posti di lavoro.
  2. abbassare il costo dell'energia e il modo per farlo, secondo Trump e rimettere in moto l'attività estrattiva del gas, del petrolio e del carbone, in particolare grazie alle tecniche non convenzionali (fracking). Infatti ha proposto la costruzione dellʼoleodotto Keystone XL e allo stesso tempo rilanciare le industrie del fossile.

"Gli Stati Uniti sono seduti su un tesoro di energia non sfruttato"

Scrive Trump nel suo programma

Dunque riserve di gas naturale, petrolio e carbone con Trump dovrebbero garantire, come è accaduto in passato, miliardi di dollari del PIL nazionale e di conseguenza garantire innumerevoli nuovi posti di lavoro, soprattutto per gli americani più poveri. L'amministrazione Trump andrà dritta su questa strada incentivando la realizzazione di raffinerie di estrazione di queste risorse nelle acque dei mari statunitensi. Infine porrà fine alle guerra al carbone dichiarata da Obama e di conseguenza cancellerà le norme contro le forti emissioni di anidride carbonica nell'ambiente da parte delle industrie fossili. 

Non rispettare l'accordo di Parigi sul riscaldamento globale

Anche in questo caso vorrebbe tracciare un segno per cancellare quanto firmato da Obama, ma qualora volesse realmente farlo dovrà attendere il 2020, perché l'accordo di Parigi prevede che nessuno Stato possa uscirne per un periodo di tre anni dopo la sua entrata in vigore, con lʼobbligo poi di dare un preavviso di un anno. Dunque, Trump dovrà mettersi l'anima in pace almeno su questa intesa.  

Cosa prevede l'accordo di Parigi sul clima?186 Stati hanno adottato un comune testo, nel quale sono stati indicati le politiche per accelerare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, l'obiettivo è limitare l'aumento della temperatura a un massimo di +1,5°C.

"Le rinnovabili? Troppo costose, no grazie".

Per Donald Trump le rinnovabili sono "un modo costoso per far sentire bene i pollici verdi".
Da questa frase si dedurrebbe che il futuro presidente non metterà la faccia per investire denaro nel settore, perché considerato solo uno spreco di soldi. Lui che vorrebbe creare più posti di lavoro, forse, non ha guardato i dati dei solar jobs, i lavori nati con le fonti rinnovabili: come mostra questo grafico, realizzato dall'agenzia stampa Bloomberg, in tre anni sono cresciuti del 6% e hanno superato i lavoratori del petrolio, gas e dell'estrazione del carbone. Un settore in picchiata del 18%.
Caro mr. president, il rinnovabile sarà anche costoso, ma, almeno guardando questi dati, garantisce un ritorno economico, punto chiave del suo programma elettorale, e tutela l'ambiente.

Trump energia clima

Posti di lavoro negli USA: confronto tra quelli nelle rinnovabili e nel settore petrolio, gas ed estrazione carbone

Enel: le rinnovabili sono un grande business per gli Stati Uniti

Enel, tramite la sua filiale Enel Green Power, ha investito molto nelle rinnovabili negli USA e ritiene il Paese come strategico per il suo sviluppo futuro. Secondo quanto riferito dal direttore finanziario, il nuovo presidente non rallenterà la crescità del great business delle rinnovabili.

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