8 bizzarre fonti per la produzione d'energia

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modi strani per produrre energia
fonti curiose per produrre energia

L’energia ha una molteplicità di fonti. Alcune largamente conosciute, altre invece decisamente curiose ed insolite che quasi viene voglia di domandarsi: com’è saltato in mente di produrre energia proprio da lì?

E invece qualcuno ci ha pensato. Tant’è che è possibile stilare una classifica delle fonti di energia più strane ed a tratti quasi disgustose. E già perché fino a quando si tratta di produrre energia dalle vibrazioni oppure dal calore umano, è ok! Ma quando si parla di letame e liquami, è tutta un’altra storia!

1. Basta un poco di zucchero!

Un team di chimici e ricercatori dalla Virginia ha avuto l’idea di studiare l’estrazione dell’idrogeno dallo zucchero vegetale. Così ottenuto, l’idrogeno può essere inserito in celle combustibili e produrre energia pulita per alimentare addirittura il motore di un veicolo. Ma occorreranno una decina di anni prima che questo sia possibile! L’obiettivo nel breve termine è la creazione di pile ad “idrogeno zuccherino” per computer e smartphone.

2. L’energia della folla!

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Ci spostiamo a Londra, famosa per la metropolitana frequentata ogni giorno da migliaia di persone. Il calore sprigionato dai pendolari che transitano nelle stazioni della Tube può essere una preziosa fonte energetica! Già al vaglio, infatti, un progetto per la trasformazione del calore in eccesso prodotto dalla folla in energia termica per il riscaldamento dell’acqua domestica. Interessante, vero?

Non è la prima volta che arriva una notizia del genere da Londra, balzata già agli onori della cronaca lo scorso anno per aver sfruttato la frenata generativa del treno metropolitano ed alimentare così il fabbisogno energetico di un’intera stazione metro.

3. Il pavimento “intelligente”

L’energia cinetica è una presenza costante nelle attività quotidiane. Ne vediamo produrre e ne produciamo ogni giorno, anche solo camminando! E lo sanno bene in Francia, Inghilterra e Giappone dove è possibile imbattersi in centri commerciali e stazioni ferroviarie in cui i pavimenti con piastrelle piezoelettriche sono capaci di generare energia trattenendo quella cinetica prodotta dai passanti.

Parigi, e la maratona rinnovabile! Nel 2013 le piastrelle piezoelettriche hanno ricoperto il percorso di 37.000 maratoneti che hanno così gareggiato per una doppia sfida: vincere la corsa e produrre almeno 7000 Wh. Lo stesso accadde a Londra nel 2012.

4. Per un campeggio meno wild!

Le scampagnate in montagna non sono più quelle di una volta. Passare troppi giorni lontani dagli smartphone non è proprio il massimo. Ed allora c’è chi ha pensato ad un modo per portarli anche in campeggio. Si chiama Power Pot ed è una pentola che trasforma il calore in eccesso in energia per ricaricare il proprio smarphone attraverso un cavo usb. Come prendere due piccioni con una fava e non restare scollegati dal mondo.

Assicurati di non pagare troppo in bolletta: falle fare un check-up!

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5. Le meduse fluorescenti

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Questa volta siamo in Svezia, dove i ricercatori della Chalmers University of Technology di Göteborg stanno studiando come produrre elettroni dalla proteina verde fluorescente delle meduse. L’obiettivo è estrarre un combustibile biologico per l’alimentazione energetica dei dispositivi medici. Credi ancora che queste incomprese creature marine siano soltanto inquietanti?

6. Un satellite, cacciatore di elettroni

L’idea arriva dai fisici della State University di Washington che propongono di utilizzare un satellite per intrappolare gli elettroni sprigionati dai venti solari e produrre così energia. A rispedirla sulla terra dovrebbe essere un laser a raggi infrarossi. Quasi fantascientifico, vero? Ed invece, sembra proprio che si stia lavorando al progetto di questa “pala eolica spaziale”.

7. Il caffé dà energia, letteralmente!

Direttamente dalla Corea del Sud arriva il processo di trasformazione degli scarti del caffé in energia pulita. I fondi della moka, miscelati all’idrossido di sodio e portati a temperature oscillanti tra i 700° ed i 900°C, si trasformano in carbonio attivo che assorbe il metano dall’atmosfera. Un’idea nata, immaginate un po’, durante una pausa caffé!

8. Dulcis in fundo...pipì, letame e liquami!

Un trio decisamente disgustoso, ma potenzialmente ricco di energia.

  1. Partiamo dalla prima: l’urina, metabolizzata da dei batteri, produce elettroni in grado di sostenere il fabbisogno energetico di una batteria.
  2. Le feci, invece, una volta fermentate sono una riserva naturale di metano. Ad esempio, in alcuni parchi del Massachusetts, il metano prodotto dalle feci degli animali aziona una turbina che genera energia elettrica.
  3. Il liquame essiccato e bruciato produce una biomassa utilizzabile come carburante economico e non inquinante.

Insomma, oltre ad apprezzare le capacità tecniche e scientifiche di tutti i ricercatori fautori di queste studi, c’è da dar loro merito per la fantasia messa in campo. Se si continua di questo passo la lista sui modi insoliti per produrre energia non tarderà a sorprendere nuovamente con la scoperta di una nuova e bizzarra fonte!

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